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[LIVORNO] SOVRAFFOLLAMENTO SCOLASTICO: E’ COSI’ CHE PUNTIAMO SULLE NUOVE GENERAZIONI?

“Valutiamo il da farsi” è il modo in cui la dirigente scolastica del Niccolini-Palli conclude la sua intervista al Tirreno del 29 agosto riguardo la necessità di sdoppiare una classe da 37 alunni ritenuta dai genitori, e da noi, troppo numerosa. Vogliamo spendere qualche parola come Potere al Popolo Livorno sulla malagestione delle dirigenze scolastiche e delle amministrazioni negli ultimi 15 anni a Livorno, e ci sembra opportuno entrare nel merito, in quanto nella nostra assemblea c’è chi la scuola la frequenta e chi ha concluso il suo percorso d’istruzione da poco.

Ci sembra incredibile che le problematiche e le dinamiche d’inefficienza di più di 10 anni fa siano le stesse e che si debbano riproporre ancora sulle nuove generazioni. Analizziamo un attimo quanto affermato dalla professoressa Guidi: “la scuola saprà fare fronte a tutte le dinamiche che potranno verificarsi, le indicazioni esatte saranno definitive a seguito degli esami di sospensione del giudizio che si verificheranno il primo settembre”, da quanto emerge dai consigli d’istituto la situazione nella scuola è quella di un sovraffollamento generale, dovuto alla mancanza di spazi e di attrezzature per poter svolgere l’attività didattica, arrivando fino alla situazione ridicola dove gli studenti non hanno adeguato riparo dal sole perché la scuola non ha abbastanza tende per le finestre. Quindi, è chiaro che l’istituto non è preparato a sufficienza, per quanti ragazzi potranno ripetere l’anno, ad aumentare il suo numero di classi.

In Italia nel 2021/2022 c’ erano 1.981 prime classi con oltre 27 studenti. Lo scorso anno, 2022/2023 ben 2.459 prime classi su 25.026 (quasi il 10%) avevano una presenza di studenti superiore a 27 per classe! Insomma il problema aumenta invece che essere risolto.

Questo si vede dal fatto che le classi del coreutico, a differenza di quanto promesso dalla ex dirigente scolastica (Alessia Bianco), non hanno ancora ricevuto la palestra “Edison” e che i lavori strutturali di messa a norma non sono mai iniziati, con buona pace del Goldoni che “affitta” ad una scuola la sala degli specchi. Infine, per quanto riguarda il liceo musicale ci chiediamo quando l’inadeguatezza delle aule per le prove, che va avanti ormai da più di 10 anni, avrà una fine; sarebbe proprio un peccato se queste persone che devono abituare l’orecchio al proprio strumento si ritrovassero a provare nella chiesa di piazza della Vittoria come proposto dal parroco (sic, persino lui si è reso conto di questa situazione).

Spostandoci sul mare invece, il polo liceale F. Enriques è in una situazione che riteniamo ridicola, gli studenti sono divisi in 3 sedi diverse, ognuna in una parte differente della città. Questo crea una situazione improponibile per studenti e professori, dove i primi non riescono a ricevere un’educazione e istruzione adeguata, dovuta al fatto che i secondi sono costantemente in esodo tra una succursale e l’altra. Per parlare delle succursali dobbiamo soffermarci su quella di Porta a Mare: dei fondi commerciale “riadibiti” ad aule! Qui il malgoverno e la malagestione sono all’ordine del giorno, intorno alle aule, se non dentro, passeggiano turisti, c’è un via vai di persone che fanno shopping intorno alla porta dell’aula, animali domestici o meno si godono una lezione di matematica o di latino insieme ai figli e alle figlie dei livornesi: da un punto di vista didattico questa situazione è degradante e insopportabile. Dobbiamo sottolineare anche che uno dei tre poli dell’Enriques era una delle strutture del Niccolini Palli, sintomo che gli spazi restano i soliti, e sono soltanto le scuole che si cannibalizzano tra loro, mentre la Provincia non cerca nessuna soluzione a lungo termine in altre strutture, nelle quali è necessario investire soldi per la messa in sicurezza e vari lavori di adeguamento.

Per quanta polizia voglia convocare il dirigente scolastico durante le autogestioni per sgomberare gli studenti e le studentesse, questo non basterà per cambiare le cose e gli studenti e le studentesse hanno tutto il diritto di occupare una scuola che è stata lasciata allo sbando da chi la dovrebbe gestire, per migliorare le condizioni di chi la frequenta ora e per chi la frequenterà in futuro.

Questi sono gli esempi più eclatanti che ci sono arrivati e che conosciamo, quello che pensiamo è che la situazione sia più endemica di quanto riportato qui da noi, riteniamo anche che le scuole di tutta la provincia non siano messe meglio, e tutto si riconduce a quell’insieme di leggi e riforme che hanno riguardato la scuola negli ultimi anni, a partire dalla riforma Gelmini fino alla Buona Scuola.

Come Potere al Popolo Livorno, non solo crediamo che queste leggi abbiano impedito anno dopo anno di adeguare le scuole di strutture ed attrezzature, ma hanno ridotto la capacità delle generazioni a venire, di potersi realizzare ed emancipare attraverso l’istruzione, la ricerca e la conoscenza. Il cancro che sta consumando le scuole della nostra città è lo stesso cancro che affligge le scuole di tutta Italia. E questo cancro uccide e schiavizza con l’alternanza scuola-lavoro, insegna una buona educazione ma solo per tenere la testa abbassata, e forma soltanto ad essere sfruttatə.

Non c’è dubbio che noi stiamo dalla parte dellə studentə che si oppongono a tutto ciò, e vogliono cambiare questo sistema.

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