Questa mattina siamo stati allo sciopero dei lavoratori della Ruggiero, ditta dell’appalto Mercurio, che fa movimentazione auto dal porto.
Sono stati fatti dei blocchi a singhiozzo della movimentazione auto davanti ai piazzali dell’interporto con diverse persone e lavoratori di altri settori, che hanno partecipato e solidarizzato con i lavoratori in lotta.
Quello che è successo in questi mesi è che la Ruggiero ha scientemente mandato via coloro che avevano osato protestare per le condizioni di lavoro: superare i limiti di velocità nel trasporto auto, assunzione con il contratto di livello 6j che non ha mansioni adeguate, cottimo senza orario definito, e tutti a tempo determinato a differenza di quanto prevede la legge, dove questa tipologia di contratto, deve riguardare solo un numero massimo di lavoratori.
La loro iscrizione al sindacato USB per far valere i loro diritti, ha scatenato la repressione padronale e a una buona parte degli iscritti di USB che avevano protestato, non è stato rinnovato il contratto e al loro posto sono stati assunti altri lavoratori, cosa assolutamente illegale. In tutto ciò, ci chiediamo la posizione della Mercurio in quanto ditta titolare dell’appalto. Perché il fatto che non intervengano su questi gravissimi fatti di un loro appalto li rende complici a livello giuridico e politico di tali comportamenti.
Oggi la politica livornese si è espressa in solidarietà con i lavoratori, sindaco incluso, starà alla Mercurio scegliere da che parte stare, se con gli sfruttatori o con la città. Tra l’altro non è un bel messaggio e una bella pubblicità che gli appalti della ditta Mercurio sfruttino i lavoratori fino anche a aggredirli come successo pochi giorni fa. Speriamo quindi che prendano le distanze da tali atteggiamenti, ripristino i lavoratori al loro posto e richiamino Ruggiero al rispetto delle norme che tutelano i diritti dei lavoratori.
Non possiamo permettere l’ingresso nel mondo del lavoro cittadino, di aziende criminali che sfruttano i lavoratori con appalti al ribasso che ricadono sulle condizioni di vita di chi vive il nostro territorio.
Ribadiamo la nostra solidarietà ai lavoratori in lotta insieme ai quali abbiamo partecipato ai presidi di questi giorni e in Consiglio Comunale questa mattina, e assicuriamo che continueremo a monitorare quanto succederà.
Se colpiscono uno, colpiscono tutti!
