150 ettari sono un quadrato di 1,3 km x 1,3 km. Ben oltre 100 campi da calcio.
Se questo quadrato lo si disegnasse su una mappa della città di Livorno, prenderebbe tutto il centro cittadino e anche oltre (potete vedere nella foto una simulazione).
Questo quadrato sono i 150 ettari di disponibilità ad urbanizzare messi a disposizione dal Partito Democratico e dall’Amministrazione cittadina nel nuovo Piano Strutturale approvato ieri in Consiglio Comunale. 150 ettari nel perimetro urbano dei quali circa 70 erano già edificati, per il resto invece parliamo di aree rurali, boschi, campi, parchi pubblici ecc
La storia è horror, la nostra consigliera Aurora Trotta inizia i lavori di consiliatura alle ore 9 del mattino di giovedì 13 luglio, e finisce alle ore 3 del mattino di venerdì 14 luglio.
18 ore di Consiglio Comunale per approvare Piano Strutturale e Piano Operativo; o meglio, per imporli. Perché sia che tu sia in maggioranza, sia che tu stia all’opposizione, non puoi essere lucido nelle tue valutazioni e votazioni dopo quasi un giorno consecutivo di discussione, neanche fosse un conclave per eleggere il nuovo Papa. Ci chiediamo se la stessa maggioranza sappia cosa ha votato, considerando che dei documenti tecnici abbastanza rilevanti sono arrivati solo nei giorni precedenti la discussione.
Ce lo chiediamo anche perché ci sembra assurdo e grave che temi così delicati per il futuro della nostra città vengano affrontati tutti contemporaneamente, rifiutando le numerose richieste di spacchettare la discussione, così da avere valutazioni lucide e non subire una rapina in piena notte alle spalle dei cittadini.
Ha agito di notte, perché il Partito Democratico alla luce del giorno si riempie la bocca di transizione ecologica, politiche green e rispetto per l’ambiente; mentre di fatto come il Dottor Jekyll e Mr. Hyde, approva manovre che daranno la possibilità a privati di costruire villette, case e parcheggi (come quello di 4 piani sul lungomare nella zona della Bellana che verrà messo a disposizione dei pochi proprietari di barche in quello spicchio di mare e senza considerare i numerosi parcheggi già presenti nella stessa zona, ben 4 in poche centinaia di metri: quello dell’acquario, quello sotterraneo della Coop di Porta a Mare e quello adiacente ancora da inaugurare di via Edda Fagni, oltre a quello nell’area ex Atl).
Nel piano strutturale si possono leggere tante cose: verrà data la possibilità alla Leonardo di ampliarsi per aumentare la loro capacità produttiva -di armi- e creare nuovi posti di lavoro (ovviamente non approfondendo che tipo di lavoro, con che contratti e con che tempi).
Ma si legge anche altro, come ad esempio la volontà di recuperare ville abbandonate nel territorio comunale, senza però specificare le finalità del recupero. Per fare un esempio semplice prendiamo la proposta che facemmo come Potere al Popolo! di rivalutare l’ex sede della Asl a Villa Rodocanacchi, abbandonata da anni e che potrebbe essere riutilizzata per creare un centro fisioterapeutico pubblico visto sia il precedente utilizzo in campo medico, sia il vastissimo parco dove poter avviare percorsi terapeutici in mezzo al verde. Proposta che ovviamente venne lasciata cadere nel vuoto, sia mai.
In più come detto si è anche deciso di affrontare ed approvare il piano operativo. Il piano operativo è la realizzazione pratica del piano strutturale, argomenta e spiega da che ragionamento parte la stesura del piano strutturale. Si spiega perché si dà la possibilità ad urbanizzare ulteriormente in zone come Porta a Mare (già densa di progetti e costruzioni), e la spiegazione è che servirà ad aumentare la vocazione turistica, senza però dire come! Uno slogan ripetuto all’infinito per mascherare il fatto che la politica del Partito Democratico non è mai cambiata. Si intendono favorire privati (molti terreni su cui si dovrebbe costruire sono di Fremura) a discapito dei cittadini ai quali invece si tolgono aree verdi e servizi, senza dare così alcuna risposta al cambiamento climatico di cui la nostra città è già stata vittima con l’alluvione del 2017, dove proprio per scelte politiche vergognose nei 20 anni precedenti, con cementificazioni su cementificazioni, il suolo non resse a tutta quella quantità di acqua. Sembra che proprio non si sia imparato nulla da quella esperienza, tanto che proprio nella zona del Levante ci saranno altre costruzioni.
Il tutto avviene pochi giorni dopo che la pubblicazione del rapporto Ecomafie 2023 di Legambiente che mette Livorno al nono posto in Italia per infiltrazioni mafiose e abusivismi edilizi. Definita nei titoli di tutti i quotidiani nazionali come new entry per aver scalato questa triste classifica. Il Corriere ieri titolava: “Ecomafie, il caso Livorno: tra abusivismo edilizio e reati contro gli animali è nella top 10 dell’illegalità”. Su 911 reati denunciati in Toscana, ben 203 riguardano Livorno, per farsi un’idea, al secondo posto c’è Firenze con 68….
Insomma Fremura, Leonardo, Azimut i beneficiari di molte di queste operazioni sono i soliti noti e notabili della città. Chi ci rimette è l’ambiente e la salute di tutti i cittadini. Questo il furto perpetrato da Salvetti e dal PD nella notte.