NEGLI SPAZI DI PUBBLICA AFFISSIONE MAI PIÙ MANIFESTI PUBBLICITARI CONTRO LA LIBERA SCELTA DELLE DONNE:
Nell’ultimo Consiglio comunale è stata approvata a maggioranza una importante mozione a firma Buongiorno Livorno e Potere al Popolo-Livorno riguardante i manifesti antiabortisti negli spazi di pubblica affissione.
Chiedevamo al Comune di Livorno di prendere una decisione chiarissima e di facile comprensione: tutte le scelte che riguardano i corpi e le decisioni soggettive delle donne non devono essere messe in discussione mai, tantomeno tramite manifesti pubblicitari.
Si trattava specialmente di un fenomeno che era emerso in città in maniera più diffusa lo scorso anno, ma che purtroppo è accaduto nel tempo e ci auguriamo che dopo questa approvazione non accada mai più.
Entrando nel vivo della discussione, prima tramite l’intervento deciso della consigliera di Buongiorno Livorno Valentina Barale e successivamente con il mio, abbiamo ricostruito questi passaggi ed abbiamo denunciato soprattutto quanto fossero violenti quei messaggi.
Messaggi che si insinuano costantemente nella nostra mente perché frutto del costrutto patriarcale, che ci ricorda quanto non siamo mai adeguate in quanto donne.
Ed anche quanto poco, secondo la maggioranza principalmente maschile, valgano le nostre scelte e quanto vengano costantemente calpestate.
Praticare l’aborto è un diritto ed ogni scelta soggettiva delle donne deve essere rispettata, senza se e senza ma.
Non ci può essere nessun tipo di intromissione esterna e tantomeno di marketing pubblicitario sulla nostra pelle.
Non rimane riferito solo a questo ambito ma si estende per tutto ciò che riguarda l’autodeterminazione per tutte le donne, poichè il patriarcato impone come dovremmo vestirci (e soprattutto ci giudica con conseguenti “te la sei cercata”/”sei una puttana”/”sei frigida) poi ci dice come dovremmo comportarci, come dovremmo agire e come, in questo caso, dovremmo essere soltanto uno strumento per procreare.
Perchè non siamo che un mero oggetto nelle mani di una società che ci vuole silenziate e violate in ogni nostro aspetto.
Ecco perché crediamo che questa mozione, votata favorevolmente dalla maggioranza e dal Movimento 5 stelle, abbia sancito IL concetto fondamentale.
Noi donne siamo proprietarie dei nostri corpi ed anche delle città che percorriamo, dunque dobbiamo sentirci sicure e libere di non dover incappare neanche nell’ennesimo manifesto spicciolo- ma tremendo- che ci ricorda quanto tutti, in primis lo Stato, guardi costantemente tra le nostre mutande.
E questo concetto è stato calpestato a più riprese, come era ovvio che fosse, durante tutta la discussione in Consiglio comunale dalla destra unita, a partire da Fratelli d’Italia ad arrivare alla Lega, che annullavano naturalmente ciò che stavamo affermando, sovradeterminandoci.
Invece, alla faccia di chi specula e ci odia nel profondo in quanto donne, negli spazi di pubblica affissione livornesi non dovranno essere contemplati i messaggi che “ci riguardano”, calpestando la nostra dignità e la nostra soggettività.
Non avremmo voluto ci fosse il bisogno di ricordare concetti che per noi sono così basilari ma purtroppo ad oggi così difficilmente praticati nella realtà concreta, nella quale l’aborto farmacologico è osteggiato come l’aborto in genere, gli obiettori di coscienza sono la stragrande maggioranza, poter vivere la nostra sessualità con la libertà necessaria è ancora un obiettivo da conquistare come lo è poter decidere di conseguenza nei riguardi di una eventuale gravidanza.
Ma state pur certi che mai staremo zitte!
Aurora Trotta, consigliera comunale di Potere al Popolo- Livorno