Non vi è dubbio che ci sono due modi di vedere i rifiuti: quello che li vede come un business e quindi più ce ne sono più soldi si fanno, e chi invece pensa che siano un problema e se ne deve limitare le quantità il più possibile.
Nel primo punto di vista rientrano coloro che come il Partito Democratico vogliono a tutti i costi un inceneritore a Stagno che brucerà plastiche per creare combustibile. Una forma di gestione dei rifiuti che non ha nulla di circolare, e che crea inquinamento e tumori.
Per questo domani sarà importante per tutti i livornesi partecipare al presidio organizzato dai vari comitati per la tutela della salute e dell’ambiente, alle ore 17 a Stagno davanti la raffineria Eni per dire no al nuovo inceneritore che vorrebbero costruire in quel luogo.
Non sarà la solita manifestazione per dire no a tutto, il no è solo rivolto al sistema di gestione di rifiuti che la regione vuole imporre; una gestione basata ancora sull’idea che i rifiuti si possono produrre in abbondanza, accumulare e bruciare senza problemi.
Invece in questi anni finalmente nell’opinione pubblica cittadina e regionale, si è capito che i rifiuti devono essere diminuiti già alla fonte, usando meno imballaggi. Abbiamo capito che i prodotti vanno riciclati e che così si può ottenere un miglioramento delle nostre tasche con l’abbassamento delle tasse e un miglioramento per la nostra salute.
Ben venga dunque un impianto di compostaggio e di gestione del materiale organico. La nostra città risparmierà 1,8 milioni che venivano spesi per conferire quei rifiuti a Bergamo e vedrà la costruzione di un impianto non nocivo che permetterà di smaltire i rifiuti organici di altre province, al posto della discarica di Vallin dell’aquila.
Insomma i progetti positivi e virtuosi sono ben accetti, ma non capiamo come la giunta cittadina non riesca invece ad opporsi all’idea di un ennesimo inceneritore nella nostra città. E non solo la giunta, ma anche gli esponenti del PD in regione vogliono imporre, chi con i carri armati, chi soltanto nascondendo le parole, questo impianto sulle nostre teste, sulla nostra salute.
Siamo contenti degli investimenti di Aamps in impianti che consentono di riutilizzare i rifiuti con un biodigestore. Anzi, prima Aamps avrà a disposizione impianti che permettono il riciclo sano di materiali come carta e vetro, più saranno gli introiti per l’azienda e di conseguenza minori le tasse per i cittadini.
E’ ovvio che questa politica non può prevedere invece alcuna combustione di rifiuti, ma la sua selezione e il minimo esubero di materiale non riciclabile. Ma è molto importante che vi siano anche politiche di scoraggiamento dell’uso di inutili imballaggi che producono rifiuti derivati dal petrolio, assolutamente superflui. E’ quindi anche compito dei cittadini di acquistare prodotti sfusi, utilizzare vetro o prodotti lavabili o riciclabili al 100% per scoraggiare gli stessi produttori e indirizzare così il virtuoso meccanismo dell’economia circolare.
Insomma ci sono un sacco di importantissimi motivi per partecipare in prima persona al presidio di domani e riuscire a respingere i carri armati inceritoristi.