Molti spesso ci chiedono a cosa serva stare nelle istituzioni, che nulla può cambiare, e che tanto votare non serve a niente. Se da un lato, senza una base e un seguito questo è vero, a volte con l’impegno dal basso, la mobilitazione delle piazze e la rabbia dei cittadini, anche le istituzioni si muovono nella direzione di un avanzamento dei diritti dei lavoratori quando le lotte sono forti nelle piazze e appoggiate nelle istituzioni.
Vogliamo raccontarvi di cosa è successo Lunedì 11 dicembre nel Consiglio Comunale di Livorno.
Il Movimento 5 Stelle livornese aveva presentato una mozione relativa al salario minimo che impegnasse genericamente il sindaco a sostenere in tutte le sedi opportune, atti e misure che portassero all’istituzione di un salario minimo. Proprio pochi giorni prima avevamo presentato una mozione analoga, ma con richieste ben diverse e abbiamo colto la palla al balzo per mettere alla prova le varie forze politiche tramite la nostra consigliera comunale Aurora Trotta, ma facciamo un piccolo passo indietro…
Quest’anno è stato caratterizzato da un forte aumento del costo della vita, al quale non è conseguito un aumento dei salari adeguato. E’ stato un impoverimento generale che ha pesato sulla vita di tutte e tutti, non solo di chi un lavoro non ce l’ha, ma anche e soprattutto di tutta la classe lavoratrice, principalmente i più giovani che si arrangiano con lavoretti o sono costretti ad accettare salari bassi, spesso anche autorizzati da contratti regolari vergognosi che prevedono salari da fame al di sotto di una soglia di dignità intorno ai 5 o 6 euro l’ora. Sono stimati in oltre 5 milioni i lavoratori che lavorano per meno di 10 euro l’ora.
Per questo come Potere al Popolo e Unione Popolare, abbiamo lanciato una campagna nazionale per un salario minimo di almeno 10 euro l’ora raccogliendo oltre 70 mila firme che abbiamo depositato al Senato lo scorso 28 Novembre (http://tinyurl.com/rjkpnxb6) costringendo il Governo a discutere prossimamente la nostra proposta di legge.
Ma come detto, tutto ciò non ci bastava, perché poi dopo la raccolta firme, la palla resta in mano ai soliti politici che cercano di affossare ogni avanzamento dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, ed è per questo che abbiamo voluto incalzare l’amministrazione locale facendo un emendamento che imponesse che tutti i lavoratori del Comune avessero un salario minimo di almeno 9 euro l’ora (così come chiedevano i partiti di opposizione con la loro proposta poi bocciata dal Governo e per le quali avevano anche loro iniziato una raccolta firme). Ma non solo, abbiamo inserito nella mozione che anche in ogni appalto del Comune di Livorno fosse presente d’ora in poi la clausola che tutte e tutti i lavoratori degli appalti del Comune, dovranno avere un salario minimo di almeno 9 euro l’ora!
E la mozione e il nostro emendamento sono stati approvati!!!
Questo è un miglioramento concreto per molti lavoratori e lavoratrici che abbiamo conosciuto nei vari presidi (http://tinyurl.com/3pd9jf9p) e nella raccolta firme, alcuni dei quali lavoravano per appalti del Comune e poi guadagnavano cifre irrisorie di circa 7 euro l’ora.
Questo per noi è il significato vero di fare politica, spostare in base ai rapporti di forza, le condizioni materiali della popolazione per ottenerne miglioramenti concreti. E’ ovvio che è un piccolo passo, che potevamo forzare il limite a 10 euro l’ora come chiediamo a livello nazionale, ma con il rischio di una bocciatura. Abbiamo preferito cominciare così, con soldi in tasca per i lavoratori dai prossimi appalti. Speriamo di avere modo e tempo per cambiare questa città e questo paese avendo più di una sola consigliera comunale, e il nostro progetto parte proprio da queste basi. L’aumento di questo salario minimo nel prossimo futuro, dipenderà ovviamente dalle mobilitazioni dei lavoratori e dalle forze che dal basso dovranno strappare questo risultato. Noi saremo sempre a disposizione! Invitiamo a mobilitarsi e a fare pressioni affinchè il salario minimo diventi realtà almeno per tutti gli appalti pubblici dei nostri territori presentando e facendo presentare mozioni analoghe in ogni comune dove tutt’oggi continuano a sussistere salari da fame che sfruttano soprattutto i lavoratori più giovani.
Un lungo cammino inizia sempre con un piccolo passo.
Potere al Popolo Livorno
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Questo il testo del nostro emendamento votato e approvato da tutto il Consiglio Comunale tranne che dalla destra:
Emendamenti di Potere al Popolo alla mozione del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle denominata “Salario minimo”
Aggiungere agli impegni al Sindaco ed alla Giunta:
– Ad introdurre l’adeguamento per tutti i dipendenti del Comune di Livorno e per coloro che lavoreranno in un appalto comunale ad un salario minimo di 9 euro l’ora.
– Ad introdurre, previa necessaria valutazione di conformità con la specifica normativa di settore di cui al vigente Codice degli appalti, la precondizione obbligatoria nella stesura del testo di tutti gli appalti comunali che tutti i lavoratori che saranno impegnati da coloro che si aggiudicheranno un appalto del Comune di Livorno, dovranno avere un salario minimo di 9 euro l’ora, così come chiesto a livello nazionale dal Partito Democratico, dal Movimento 5 Stelle, da Sinistra italiana, da Potere al Popolo e da Unione popolare.
In allegato trovate il testo della mozione del Movimento 5 Stelle Livorno approvata con il nostro emendamento, e quella che avevamo depositato originariamente come Potere al Popolo Livorno.