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[LIVORNO] APPROVATO IN COSTITUZIONE IN FRANCIA IL DIRITTO ALL’ABORTO, MA IN ITALIA E A LIVORNO SIAMO ANCORA TROPPO INDIETRO

È recente la notizia della Francia primo paese al mondo a riconoscere nella propria Costituzione il diritto all’aborto.

Una decisione storica e per nulla scontata data la maggioranza di senatori centristi e di destra.
Una decisione che assume un valore importantissimo anche da noi qua in Italia, dove il diritto all’aborto è costantemente negato da medici obiettori di coscienza e da politiche reazionarie che aggrediscono le donne quando decidono di interrompere volontariamente la gravidanza, limitandone la libertà, facendo pressioni psicologiche e riducendo le strutture affinché questo non avvenga.

In Italia il movimento femminista riempie le piazze da anni (ricordiamo la marea viola dello scorso 25 novembre a Roma), ma i grossi partiti istituzionali faticano a ottenere risultati che portino ad un miglioramento delle condizioni di vita delle donne. Miglioramento che più volte abbiamo ribadito passa anche dal diritto alla libertà di decidere sul proprio corpo.

E’ incredibile però che in Italia invece il Partito Democratico candidi a sindaca di Mazara del Vallo, una convinta anti-abortista del movimento Pro Vita…

Meno incredibile, ma comunque gravissimo, è il fatto che a Livorno il candidato sindaco della destra Alessandro Guarducci non sia riuscito a spendere una parola su cosa pensa riguardo al diritto all’aborto delle donne, dopo il convegno della Lega alla Camera dei Deputati riguardo l’aborto dove sono state pronunciate le seguenti parole: “L’aborto non è un diritto legalmente accettabile”, e “anche nei casi più tragici, come quelli di stupro, non è mai giusto”. Così come le dichiarazioni di qualche anno fa dell’esponente leghista livornese Gasperini che disse che “l’aborto è la prima causa di femminicidio del mondo”.

Serve (e dobbiamo lavorare per!) una presa di coscienza affinché si continui a costruire l’alternativa che porterà questi miglioramenti: partendo dal basso, dalle piazze, dai consultori, dalle istituzioni di prossimità (a Livorno, nel nostro piccolo, ottenemmo tramite una mozione nostra e di Buongiorno Livorno, un divieto ad affiggere manifesti anti-aborto su tutto il territorio comunale.

Serve stare sempre in allerta perché troppo spesso la stessa legge 194, che regola l’aborto in Italia, viene messa in discussione da associazioni e partiti.

Evviva quindi questa vittoria del popolo francese!

Una vittoria ottenuta proprio dalle migliaia di mobilitazioni di piazza affiancate dal lavoro di una forte componente parlamentare della sinistra radicale de La France Insoumise.

Vittoria che deve darci lo slancio per continuare a lottare!

Rilanciamo ed invitiamo caldamente a partecipare alla piazza di Non Una Di Meno Livorno questo venerdì 8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne. Non c’è tempo da perdere.

A Livorno alle ore 17.30 in Piazza Grande

p.s. noi restiamo in attesa del pensiero del candidato Guarducci riguardo il diritto all’aborto.
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