Questo 9 settembre ricorre il terzo anniversario dell’alluvione che mise in ginocchio la città.
Sorgono spontanee due domande:
cosa è stato fatto per la messa in sicurezza del territorio?
E del piano della protezione civile che notizie abbiamo?
Sembra nessuna.
Ad oggi solo alcuni lotti del programma presentato dal Genio Civile della Regione Toscana hanno iniziato i lavori, gli altri non sappiamo ancora se siano stati finanziati.
In campagna elettorale l’attuale Sindaco aveva preso l’impegno che entro l’anno 2019
l’impresa incaricata avrebbe consegnato il piano di protezione civile, ma non risulta sia stato effettuato.
Il 15 ottobre da parte della Giunta comunale è stato ratificato l’accordo quadro tra Cal, Brigate di Solidarietà Attiva, Sindaco e Regione Toscana, per la donazione di due centraline meteo da installare sui bacini idrici del Rio Ardenza
e Maggiore.
La burocrazia e l’apatia delle istituzioni Comune e Regione stanno facendo in modo che anche questa opera non venga portata a termine.
Chiediamo che il Comune di Livorno fornisca alla città un piano di protezione civile che tenga realmente di conto dei rischi che corriamo. Il tempo concesso all’ attuale amministrazione è scaduto.
Dalla Regione Toscana vogliamo conoscere quali lavori per la messa in sicurezza del territorio non hanno ancora la copertura finanziaria e come si intende agire.
La regione Toscana e il Comune di Livorno devono tenere fede agli accordi presi riguardo le centraline meteo rimuovendo ogni impedimento burocratico ed economico per rilasciare la concessione all’installazione e successivamente alla presa in carico delle stesse, garantendo l’utilizzo e il loro corretto funzionamento.
Il nostro pensiero va alle vittime dell’alluvione e alle loro famiglie. Vogliamo ricordare quel terribile fatto, mantenendo alta l’attenzione sulla prevenzione e la salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
Potere al Popolo Livorno