Salvini da ieri sera piange a reti unificate gridando che “camorra e centri sociali” lo hanno contestato e lui ha dovuto interrompere il comizio a Mondragone.
Guardate le immagini, parlano da sé.
Ci sono lavoratori, tanti giovani, donne e uomini comuni. Non è la camorra, caro Matteo, è una terra che è stanca di subire inutili passerelle, sciacallaggi, devastazioni di ogni tipo. È una terra che rivendica dignità, salute, lavoro, che non odia gli uomini per la nazionalità che hanno, ma gli speculatori di ogni risma.
Una terra che è il futuro, e non ti vuole, Matteo Salvini. Mettitelo in testa.