“La gente si sente truffata da questa Europa. […] Si sono detti sarà il progresso sociale e invece la gente ha ricevuto il dumping sociale. È stata promessa la prosperità e hanno ricevuto l’austerità. Quando vengono messe in concorrenza, le persone reagiscono e fanno bene.”
Queste sono le parole di Marc Botenga, capolista del PTB in Belgio.
Basta allargare un po’ lo sguardo per prendere coraggio. Non siamo soli. Non è solo e solitario Potere al Popolo quando sostiene certe posizioni. L’Unione europea, oggi, difende che deruba l’Africa delle sue risorse; l’Unione europea, oggi, mette in concorrenza i lavoratori, ovvero i propri cittadini in una guerra a chi offre la propria manodopera al costo più basso; l’Unione europea, oggi, perde tempo e risorse a discutere di ora solare e ora legale, senza mettere in discussione un quadro di norme e di trattati che permettono di generare miseria e di far crescere i nazionalismo, ovvero le stesse forze che rischiano di distruggerla.
Noi siamo contro tutto questo, e se ascolterete Marc fino alla fine gli sentirete dire proprio queste cose, e lo sentirete parlare anche di redistribuzione della ricchezza attraverso la tassa sui patrimoni. Quello che in Italia è visto come il fumo negli occhi, sia dalla maggioranza che dall’opposizione (perfino il “ripulito” PD di Zingaretti si è detto fermamente contrario all’introduzione di una patrimoniale) è invece un cavallo di battaglia di una delle organizzazioni popolari che più sta crescendo in Europa, che non si è arresa alle “sorti magnifiche e progressive” promesse dal neoliberismo e che non ha smesso di lottare per la giustizia sociale.
L’intervento di Marc è quasi elementare nella sua semplicità, ma le facce imbarazzate e contrite dei suoi interlocutori, mostrano che si tratta solo della semplicità che accompagna tutte le verità che possiamo facilmente constatare.