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GIU’ LE ARMI, SU I SALARI! DUE GIORNI DI MOBILITAZIONE NELLE MARCHE

GIU’ LE ARMI (e i prezzi!)…SU I SALARI: due giornate di discussione, organizzazione e lotta.

È appena finita la manifestazione regionale contro guerra, sanzioni e carovita. Oggi più che mai, abbiamo la necessità di fermare l’escalation del conflitto e l’economia di guerra che strozza salari e diritti sociali, alimentando terrore e devastazioni. La spesa militare italiana verrà portata al 2% del PIL. Parliamo di 38 miliardi di euro, più della metà di quanto il nostro Paese spende ogni anno in istruzione. Più del triplo di quanto è stato speso nel totale dei 3 anni per Quota 100. Il quintuplo di quanto viene speso annualmente per il Reddito di Cittadinanza. L’invasione russa dell’Ucraina ha squadernato ancora una volta le contraddizioni di un modello di sviluppo in conflitto con la vita. Ha accelerato l’avvicinamento a un conflitto potenzialmente globale. E se i governi europei e la NATO, invece che trattare, opereranno per vincere, la guerra esonderà in tutto il pianeta con l’utilizzo di armamenti nucleari.

Ieri sera nel corso dell’iniziativa GUERRA IN UCRAINA: DALLE ORIGINI A OGGI. COME FERMARE L’ESCALATION? l’obiettivo era di aprire la discussione sulla complessità di un conflitto aperto dalla Russia degli oligarchi e che USA, UE e NATO vogliono continuare, usando come scudo il popolo ucraino, per legittimare un’espansione e una ristrutturazione, resa necessaria dal modello di sviluppo capitalista cui siamo abituati, arrivato ormai al tramonto. In una serata aperta al confronto e alla solidarietà internazionale siamo stati oggetto di una forte provocazione organizzata.

Accanto al dolore di rifugiate e rifugiati c’era chi strumentalmente fomentava tale sofferenza. Sono volate minacce e aggressioni verbali nei confronti della relatrice Sara Reginella, ospite la sera precedente alla trasmissione “Dritto e Rovescio” di Rete 4 per le sue posizioni sulla vicenda Ucraina. Nella sua inchiesta documentaristica ‘Donbass, la guerra fantasma nel cuore d’Europa’, la Reginella racconta voci dissonanti dalla retorica polizzata attuale. Un punto di vista diverso sulle condizioni che hanno facilitato e innescato l’occupazione militare russa. Una serata ricca di tensioni, che si è comunque svolta, mediante la gestione dialettica degli organizzatori e la presenza dell’autrice pronta a mettersi in discussione.
Rigettiamo atteggiamenti funzionali al proseguimento e allargamento della guerra ed esprimiamo la nostra vicinanza a Sara Reginella, che ringraziamo ancora una volta per il suo impegno e la sua determinazione a battersi fuori da qualsiasi confort zone.
Condanniamo l’intervento militare russo ma soprattutto l’assetto guerrafondaio e muscolare di NATO, USA e UE che deliberatamente scelgono la via delle armi e della escalation.

Siamo e restiamo decisi nella nostra idea di proseguire la costruzione di una narrazione che porti al raggiungimento della pace e del cessate il fuoco, confortati dal riscontro che abbiamo sul nostro e territorio e a livello nazionale rispetto in una volontà popolare orientata al raggiungimento della pace e delle soluzioni diplomatiche.

Vogliamo PACE, FUTURO e PRESENTE. Per questo non possiamo che pretendere ora e subito:

NOI NON CI ARRUOLIAMO

Potere al Popolo – Senigallia

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