Il 16 ottobre scorso i sindacati palestinesi hanno firmato un appello che chiede di opporsi e boicottare i traffici di armi israeliane in tutto il mondo, contrastando così il terribile regime di apartheid e dominazione a cui i palestinesi sono sottoposti.
Sono anni che i portuali genovesi del CALP, in coerenza con la tradizione anti-militarista presente nel porto genovese dal secondo dopoguerra, si organizzano, denunciano e combattono il traffico di armi che avviene in porto, rappresentando per tutti noi un esempio di lotta internazionalista da sostenere e seguire in tutte le sue forme.
Nei mesi precedenti abbiamo organizzato presidi ed iniziative per contrastare l’accordo di cooperazione siglato da Iren (ex municipalizzata del settore idrico in cui il Comune di Genova è azionista principale) e Mekorot (azienda idrica pubblica israeliana) per sviluppare progetti di desalinizzazione a Genova.
Mekorot viene accusata da molti anni di favorire l’apartheid dei palestinesi tramite la sottrazione e la rivendita a prezzi gonfiati dell’acqua. Con la collaborazione delle altre organizzazioni delle città italiane dove Iren è presente, abbiamo svolto un’importante opera di denuncia e boicottaggio che continuerà fino a quando l’accordo non verrà annullato.
Per tutti questi motivi come Potere al Popolo parteciperemo al presidio di venerdì 10 novembre dalle ore 06.00 al varco San Benigno per combattere uniti in sostegno alla libertà della Palestina e contro il traffico di armi, per una solidarietà internazionalista che unisca le lotte degli sfruttati nel mondo.
Potere al Popolo Liguria