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Genova dice no alle discriminazioni!

CONTRO IL REGISTRO DELLE “FAMIGLIE TRADIZIONALI”!
CI VEDIAMO TUTTI IN PIAZZA SABATO 9 FEBBRAIO ORE 10 DAVANTI ALL’ANAGRAFE COMUNALE IN CORSO TORINO!

Il 24 gennaio 2019 il Consiglio Comunale ha emesso l’ennesimo provvedimento divisivo: nove ordini del giorno che accordano benefici, economici e non, ai soli nuclei familiari iscritti al Registro delle Famiglie istituito lo scorso settembre (requisito fondamentale per l’iscrizione è che la famiglia sia formata da una COPPIA REGOLARMENTE SPOSATA CON FIGLI).
Questi i benefici previsti:

– Preferenza nell’erogazione dei servizi sociali
– Riduzione del costo delle certificazioni anagrafiche
– Punteggio aggiuntivo per le graduatorie per l’assegnazione delle case popolari
– Abbonamenti agevolati AMT
– Tariffe fisse scontate per l’utilizzo dei Taxi
– Tagliandi agevolati per il parcheggio nelle Aree Blu, Isole Azzurre e parcheggi di interscambio
– Deroghe speciali per l’ingresso nelle zone a traffico limitato.

In un welfare già carente che di fatto non permette a tutti l’accesso alla casa, all’istruzione, alle mense scolastiche, ai trasporti ed in generale ai servizi essenziali, viene introdotto un nuovo elemento di discriminazione che privilegia la “famiglia tradizionale” in barba ai diritti costituzionali di parità di trattamento e di uguale dignità.
Un ulteriore passo indietro nel tempo, l’indifferenza verso la società reale composta sempre più da coppie di fatto, senza nessuna distinzione di sesso, colore, condizione e, in particolare, composta da famiglie monogenitoriali. Il messaggio è evidente e collegato alla nuova visione misogina e omofoba della società che già attacca la L.194, rendendone impossibile l’applicazione per colpa dell’obiezione di coscienza e dello smantellamento dei consultori, e che, con il disegno di Legge Pillon, vuole addirittura rendere inaccessibile il divorzio, colpendo ancora una volta i bambini ed in particolare le donne, essendo queste statisticamente l’elemento economicamente più debole della coppia.
Lo scopo generale è quello di fermare il processo di autodeterminazione delle donne, nonché quello di minare la libertà di ciascun individuo di poter scegliere la propria vita. Si tratta dell’ennesima concessione data da un’amministrazione di destra ai padroni, per rendere ancora più succubi e ricattabili i soggetti deboli della società.
L’unica possibilità che abbiamo è quella di mobilitarci tutti insieme contro queste discriminazioni chiamando alla lotta tutti i soggetti sociali, per recuperare, anzi, aumentare, i nostri diritti.
Accogliamo l’invito del Coordinamento Liguria Rainbow – Non Una Di Meno Genova – Comunità San Benedetto al Porto a presentarsi all’anagrafe di C.so Torino Sabato 9 febbraio 2019 dalle ore 10 per intasare gli uffici chiedendo di essere iscritti al Registro delle Famiglie o , nel caso di iscrizione avvenuta già d’ufficio, di disiscriversi.

Potere al Popolo Genova

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