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Fora Bolsonaro: anche noi aderiamo alla campagna!

Potere al Popolo aderisce e partecipa alla giornata di mobilitazione internazionale promossa dalla piattaforma “Campanha Fora Bolsonaro”, la quale riunisce numerose organizzazioni politiche, sindacali e sociali che quotidianamente si impegnano e lottano per la democrazia, la giustizia sociale e i diritti degli/delle oppressi/e e sfruttati/e in Brasile, in particolare contro il governo neofascista, liberista, razzista ed autoritario del Presidente Jair Bolsonaro.

Il Brasile è il secondo paese al mondo per numero di contagi e decessi a causa della pandemia di Covid-19. Il negazionismo del Presidente Bolsonaro e l’incuria del suo governo sono state le principali cause dell’aggravamento dell’emergenza sanitaria, determinando più di 100 mila morti in tutto il Paese, un numero destinato purtroppo a crescere ulteriormente. Il collasso del servizio sanitario ed ospedaliero di fronte alla pandemia ha acutizzato le problematiche sociali e di classe: gli strati popolari, le persone più precarie e fragili, le comunità indigene dell’Amazzonia hanno pagato con la loro vita le scelleratezze del Presidente Bolsonaro. Le fosse comuni alle porte di Manaus, come in altre città, dove sono state interrate migliaia di persone decedute per il Covid-19, rappresentano un crimine contro il popolo brasiliano e l’intera umanità che non può essere taciuto.

Il Brasile è afflitto ancora oggi dalla crisi sanitaria, alla quale si aggiunge sempre più quella economica e politica. Lo smantellamento dei piani di assistenza sociale, il ritorno delle liberalizzazioni selvagge e l’ondata crescente di privatizzazioni rischiano di cancellare le conquiste ottenute dai settori popolari, dai lavoratori e dagli studenti con i governi progressisti di Lula e Dilma Roussef. La politica estera di Bolsonaro è mirata a riportare il Brasile al di sotto della sfera di influenza politica ed economica degli Stati Uniti, anche in virtù della “simpatia criminale” con il Presidente Donald Trump. Non c’è alcun dubbio sul fatto che il governo federale guidato da Bolsonaro stia avanzando inesorabile nella volontà di revocare tutti i diritti sociali e civili, nel riconoscimento dell’ideologia e dell’azione violenta di diversi gruppi dichiaratamente neofascisti nella società e nella strumentalizzazione a fini politici della giustizia e dei servizi di sicurezza interna in un’escalation autoritaria.

Ma con la stessa forza, si sta sollevando e sta crescendo un variegato movimento di opposizione sociale, che si sta battendo coraggiosamente per la democrazia e per i diritti di tutte e tutti, che grida forte nelle strade: “Fora Bolsonaro!”. Convinti dalla necessità di questa lotta e fedeli all’impegno internazionalista al fianco del popolo oppresso del Brasile, dimostriamo tutta la nostra solidarietà nei confronti di chi combatte il disprezzo classista e l’odio razzista del governo neofascista di Bolsonaro, specialmente in questo contesto socio-sanitario in cui è a rischio la vita di migliaia di persone.


APPELLO ALLA MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE “FORA BOLSONARO”

07 SETTEMBRE 2020

È terrificante vedere che il Brasile ha solo il 2,7% della popolazione mondiale, ma circa il 14% dei morti per Covid-19 del mondo. In Brasile, il Coronavirus ha tolto la vita a 120.000 persone e il Paese è al secondo posto nel mondo in termini di decessi e infezioni.
Da quando il Covid-19 ha raggiunto il Brasile, il governo neofascista di Jair Bolsonaro può essere incluso nella lista dei negazionisti. Ha ignorato la gravità della malattia e non ha preso le misure necessarie per ridurre il contagio: l’isolamento sociale e l’uso delle mascherine.
Inoltre, non sono state intraprese azioni nazionali integrate nei settori della salute, dell’economia e in relazione al benessere sociale di milioni di persone vulnerabili di fronte a quella che è considerata una delle peggiori crisi sanitarie ed economiche internazionali. Vale la pena di notare che entrambi i Ministri della Salute di Bolsonaro (con formazione medica) hanno rassegnato le dimissioni. Negli ultimi 3 mesi il Brasile ha un ministro ad interim, un militare senza esperienza nel settore sanitario.
Oltre 120.000 famiglie sono in lutto, mancano test, medicinali e attrezzature. I professionisti della salute e milioni di lavoratori informali e disoccupati hanno subito una riduzione dei loro diritti.
Quanti morti si sarebbero potuti evitare? Forse migliaia.
Quante famiglie avrebbero potuto mantenere il loro lavoro e il loro reddito? Forse milioni.
L’impatto della pandemia di Covid-19 in Brasile sta rendendo chiaro che il governo di Jair Bolsonaro ha un progetto di morte!
Questo diventa particolarmente chiaro guardando alla morte dei più poveri, dei neri e delle donne lavoratrici, che non hanno accesso a un reddito decente, al cibo, ad un’istruzione di qualità e alla salute e sono più vulnerabili alla pandemia e alle sue conseguenze.
Questa situazione è resa esplicita dalla perdita dei diritti sociali, dovuta ai continui tagli alla spesa sociale e alla riduzione degli aiuti d’emergenza durante la pandemia.
Lo si può vedere nella morte delle popolazioni indigene e delle comunità tradizionali, che sono state gravemente colpite dal Covid-19, allo stesso tempo avendo i loro territori minacciati dall’invasione dell’agrobusiness, la morte dell’Amazzonia e di altri biomi a rischio per l’avidità infinita del mercato.
Inoltre, nella morte della sovranità nazionale da parte di una politica estera totalmente subordinata agli interessi del governo degli Stati Uniti e dalla consegna delle nostre ricchezze al capitale transnazionale.
E, infine, nella morte della democrazia in Brasile, a rischio del governo di Bolsonaro e dei suoi seguaci neofascisti, che promuovono spudoratamente l’autoritarismo e frenano le istituzioni politiche del nostro Paese. A ciò si aggiungono le azioni violente contro chiunque pensi o agisca in modo diverso da loro.

Per tutte queste ragioni, chiediamo a tutti i popoli, organizzazioni, forze sociali e politiche della comunità internazionale – che lottano per la democrazia, il diritto alla salute pubblica, ai diritti sociali e umani, alla pace, all’ambiente, alla sovranità e all’autodeterminazione dei popoli – di aggiungere la loro voce a quella dei milioni di brasiliani che grideranno “FORA BOLSONARO” il 7 settembre 2020. In questo giorno dovremmo celebrare l’indipendenza del Brasile. Assistiamo invece al vergognoso approfondimento della dipendenza e della subordinazione del Brasile alla politica statunitense.

Proponiamo una serie di azioni per il 7 settembre:

  • nei paesi e nelle città, dove è possibile, affiggere grandi striscioni in luoghi di alta visibilità (luoghi turistici, piazze, viali, ambasciate e consolati brasiliani, ecc.) con #ForaBolsonaro e #StopBolsonaro e altri slogan che denunciano le politiche genocide di Bolsonaro;
  •  per ottenere il sostegno di militanti e personalità internazionali che scattano foto con #ForaBolsonaro e #StopBolsonaro e/o registrano brevi video (massimo 1 minuto) che dimostrano la solidarietà con il popolo brasiliano, contro il governo di Bolsonaro e contro il neofascismo in Brasile.
  • Su tutti i social network (Twitter, Facebook, Instagram, ecc.) con l’hashtag #ForaBolsonaro.
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