C’è una cosa che non è stata detta sul caso #Coeso (e Cenacolo) che affolla oggi i giornali locali e non solo: la denuncia è partita dagli stessi migranti.
E’ un segnale importante, perchè smonta due narrazioni mistificanti: da un lato quella del razzismo di governo che li dipinge come criminali in combutta con le cooperative che lucrano sull’accoglienza.
Dall’altro quella di un certo antirazzismo di facciata, quello che ha tifato per leggi come il Jobs Act, la Minniti Orlando, che ha precarizzato e impoverito TUTTI, e che ora vorrebbe rifarsi una verginità difendendo i migranti in quanto soggetti inermi e totalmente passivi.
E invece chi arriva in questo paese in cerca di una vita degna sono persone come noi, che hanno competenze, sogni aspettative, esattamente come noi.
E che quando occorre, se forniti di strumenti adeguati, possono difendersi, come e con molta più grinta di noi.
C’è una sola strada per sconfiggere il malaffare che governa questo paese: un’alleanza di chi sta in basso contro chi sta in alto, perchè al mondo ci sono solo due razze: chi sfrutta e chi è sfruttato.
