Mentre arrivano le notizie dell’attacco in Siria scagliato da USA, Francia e UK, noi eravamo in piazza a manifestare contro le politiche di guerra nostrane.
E questo non solo perchè Gentiloni ha dichiarato che l’Italia fornirà supporto logistico per un’eventuale guerra in Siria (ossia porterà l’Italia in guerra al fianco degli USA), ma anche perchè di fatto stiamo già fornendo appoggio, armi e soldi alla Turchia, ossia a chi in queste ore sta massacrando la popolazione kurda (e non solo kurda), nel nord della Siria.
Non vogliamo renderci complici di nuove devastazioni, né accodarci ad una nuova guerra costruita sulla menzogna: non esistono prove di alcun attacco chimico, né è stata ordinata un’investigazione accurata. Serviva solo un pretesto per intervenire.
Le conseguenze di una nuova escalation sono immaginabili: nuove morti, un nuovo e più grande flusso di profughi, nuove ferite nel cuore della società civile mediorientale, delle quali Isis o chi per loro possa alimentarsi, nuove scuse per dirottare fondi sempre più ingenti verso le spese militari.
Eppure basterebbe applicare l’art.11 della Costituzione Italiana: “l’Italia ripudia la guerra”, non sono parole vuote, ma un programma di lotta contro i signori della guerra.
Di seguito il comunicato distribuito durante la giornata di ieri
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LEONARDO-FINMECCANICA e Alessandro Profumo a Firenze:
Profumo di guerra, Profumo di morte!
Venerdì 13 aprile nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze è stato invitato Alessandro Profumo, banchiere ed ex ministro in quota Pd, attuale Amministratore Delegato di Leonardo/Finmeccanica, azienda statale specializzata nel commercio di armi ed aereospaziale. Da venditore di armi e di morte terrà una Conferenza su Difesa e Ruolo Strategico del Know How. Si, perchè quando parliamo di Difesa, per lo Stato Italiano si tratta non di difesa vera e propria ma, come specificato nel Libro Bianco della Ministra Pinotti, di “interesse nazionale”. “Difesa” sono quindi, per lo Stato Italiano, anche l’export di armi e gli interventi militari all’estero.
Leonardo opera anche nel territorio fiorentino con la fabbrica di Campi Bisenzio (ex Officine Galileo) specializzata in puntatori militari, laser ed ottica. Questa azienda a partecipazione statale rappresenta una punta di diamante nella produzione tecnologica e militare in Italia ed in Europa. Attraverso i Piani industriali degli ultimi anni, concordati con il Ministero della Difesa, tutti orientati produzione di armi e di incremento nella distribuzione stessa, l’azienda si specializza verso il business militare, evidentemente considerato redditizio e più strategico.
E non importa che si vendano armi a dittatori, a chi sta facendo guerre, violando così anche le norme costituzionali.
La Leonardo opera in Turchia con forniture di elicotteri dal 2016 con il gruppo Augusta-Westland. Elicotteri che oggi sono operativi nei cieli del Kurdistan, della Turchia e nel Nord della Siria. Da circa un anno attraverso le partecipate Thales-Alenia Space e Telespazio ha contribuito a realizzare il primo satellite militare messo in orbita dalla difesa Turca per essere utilizzato nelle missioni militari contro la resistenza Kurda. Nel corso del 2017 e 2018 le armi italiane hanno contribuito alla distruzione indiscriminata di tutte le principali città a maggioranza Kurda nel sudest del paese, e oggi forniscono appoggio aereo alle milizie islamiste impegnate nella distruzione delle città di Afrin e nell’operazione di pulizia etnica in corso in tutto il cantone, con un numero di vittime sempre crescente.
Nel campo aereonautico e aerospaziale la Leonardo partecipa da oltre quarant’anni ai principali programmi industriali di EU e USA in campo bellico; quali costruzioni di veicoli da combattimento (Tornado, Eurofighter F-35).
Oltre alla Turchia, ottimi sono i rapporti della Leonardo anche con altri stati occupanti come Israele, partner privilegiato nel campo aereonautico, come verso l’Arabia Saudita che quotidianamente bombarda lo Yemen con armi italiane.
I nostri interessi non sono vendere morte, sono invece sostenere le organizzazioni popolari che in Kurdistan come in Palestina resistono alle occupazioni ed ai bombardamenti fatti con le nostre stesse armi. Il nostro compito oggi è quello di non tacere di fronte alle responsabilità delle nostre aziende e del nostro governo. E lo diremo forte anche ad Alessandro Profumo che FIRENZE E’ CONTRO LA GUERRA, che i suoi interessi non sono i nostri interessi.
PROFUMO DI MORTE A FIRENZE – NO ALLA GUERRA – Solidarietà con la resistenza Kurda e Palestinese
Adesioni in aggiornamento..
CPA Firenze Sud, Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos – Campi Bisenzio, Collettivo Politico Scienze Politiche, PerUnaltracittà Firenze, Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra – Potere al Popolo – Firenze; Rete Dei Collettivi Fiorentini;Comitato Kurdistan “Aysel Kurupinar” ; Assemblea Beni Comuni / Diritti ; Comitato STOP TTIP
Una Città in Comune