4 Marzo. Bufera su un presidente di quartiere piddino che sui social difende il ventennio mussoliniano. Potere al popolo presenta i candidati e inizia la raccolta delle firme, mentre Rifondazione avvia la campagna “Il trasformista” su Enrico Rossi: “Socialista a Roma, liberista in Toscana”.
Fonte: il Manifesto
di Riccardo Chiari
Appena iniziata, la campagna elettorale fiorentina si fa subito scoppiettante. Si va dall’incredibile scivolone di un presidente di quartiere piddino che sui social fa apologia del duce, alla campagna “Il trasformista” lanciata da Rifondazione, per denunciare lo spericolato equilibrismo di Enrico Rossi “che fa il socialista a Roma e il liberista in Toscana”. E ci sono anche i primi nomi dei candidati di Potere al popolo, unica lista costretta ad anticipare i tempi perché obbligata alla raccolta delle firme. Nomi fra i quali c’è la giornalista Frida Nacinovich, che correrà nell’empolese contro il ministro Luca Lotti.
La palma del politico più impopolare del momento, in una città medaglia d’oro della Resistenza, è già vinta da Maurizio Sguanci del Pd: “Nessuno in questo paese ha fatto quello che ha fatto lui in vent’anni”. Parole mussoliniane che partono dal profilo social del presidente del Quartiere 1 (centro storico), e si trasformano subito in una valanga. A stretto giro di posta replicano scandalizzati i tre consiglieri comunali dell’opposizione di Firenze riparte a sinistra; i vertici locali di Sinistra italiana; e anche i dirigenti di Mdp, che condividono con il Pd il governo cittadino ma che ora minacciano rotture. “Scusarsi non basta – avvertono – Sguanci faccia subito un passo indietro e si dimetta”. Si vedrà.
Quelli di Potere al popolo, dopo una serie di assemblee affollate e, finalmente, intergenerazionali, battezzano una lista battagliera e in gran parte movimentista: “Non vogliamo più che la nostra vita sia in mano al profitto”, esemplifica Ilaria ‘Norma’ Mugnai, 29 anni, studentessa e lavoratrice precaria, attivista nelle Brigate di solidarietà attiva. Con lei ex cinque stelle come la consigliera comunale Miriam Amato, e anche volti noti dei movimenti No tunnel Tav, contro l’inceneritore di Case Passerini e l’aeroporto intercontinentale caro alla coppia Carrai & Renzi: “Abbiamo a cuore i bisogni degli ultimi – annota Tiziano Cardosi – ma anche dei penultimi e dei terzultimi. Perché vogliamo contrastare la logica del meno peggio, quella che oggi dipinge come ‘sinistra radicale’ la lista di Bersani, di D’Alema, di Enrico Rossi”.
Proprio a Rossi è intanto dedicata la campagna itinerante “Il trasformista”, avviata dal Prc con un’immaginifica locandina da film che vede il presidente toscano protagonista e Massimo D’Alema alla regia: “Rossi va a Roma ad annunciare rivoluzioni socialiste, e poi governa con i renziani e da renziano in Toscana – ricorda Maurizio Acerbo – e noi, con ironia, vogliamo invitare i cittadini a ragionarci un po’ su”.
La campagna, spiega Alessandro Favilli, “sarà sui social e cartacea, sarà fatta in otto parti, e durerà un paio di mesi. Le parti sono dedicate ognuna a un nodo della vita reale dei toscani, dal lavoro ai trasporti, dalla sanità al governo del territorio e al dissesto idrogeologico. Per evidenziare che gli slogan che Rossi lancia non corrispondono poi a una conseguente azione di governo”.