L’uscita dell’attuale presidente del consiglio regionale e prossimo candidato a governatore della Toscana per il Partito Democratico è a dir poco allucinante.
Sembra incredibile, ma esattamente questo è il pensiero del prossimo candidato PD, il tutto esternato nella giornata di ieri, la giornata mondiale dell’ambiente!
Caro Giani, noi ti aspettiamo a braccia aperte a Livorno per la tua campagna elettorale, e forse i carri armati ti serviranno davvero, perché non siamo più disposti a svendere la nostra vita e la nostra salute per l’ennesimo mega inceneritore che dovrà servire tutta la Toscana.
Il numero di tumori nella nostra città è altissimo, e se pensiamo anche a come avete distrutto la sanità con tempi biblici di attesa per esami e qualità di cura, non siamo più disposti ad accettare i vostri soprusi finti democratici.
Ma tutto questo il candidato del PD lo sa bene, così come è chiara la paura nei confronti dei comitati a tutela dell’ambiente che cita nel suo discorso per criticarli. Sa che un popolo non lo si sconfigge con le armi, così come è stato dimostrato dalla vittoria del comitato contro l’inceneritore di Case Passerini. Sa delle difficoltà della nostra città, una città che la Regione ha sempre trascurato, e l’immagine di mandare i carri armati per conquistare Livorno con la forza, ne è la prova.
Mettere sullo stesso piano la bioraffineria Eni e un eventuale nuovo mega inceneritore regionale sono infatti le due facce della stessa medaglia: comunque sia l’inquinamento, l’ennesimo, toccherà alla città di Livorno che per il PD è la pattumiera della Toscana, e poco importa al PD se nella nostra città abbiamo implementato la differenziata porta a porta, se stiamo andando nella giusta direzione, se abbiamo già un rigassificatore, un inceneritore, se c’è la Solvay a due passi, se ci sono progetti per un ulteriore pirogassificatore al Picchianti e se siamo tra le prime 3 città più inquinate d’Italia.
Per chiarire inoltre, questo impianto che propone Giani, non è alternativo alla raffineria, ma si andrebbe a sommare ad essa raddoppiando l’inquinamento della nostra città a partire dai quartieri nord. Le sue affermazioni sugli inceneritori al nord sono false, ad esempio a Treviso dove c’è la Tari più bassa d’Italia non hanno inceneritori, e sapete perché? Perché il rifiuto indifferenziato annuo pro capite è di soli 50 kg, contro i 270 della Toscana. Ed ecco che la soluzione vien da sé: estendere il porta a porta in tutta la regione e aumentare la raccolta differenziata, arrivando così a uno scarto minimo di rifiuto non riciclabile per abbassare le tasse e smettere di bruciare tonnellate di rifiuti senza senso. Un guadagno per la salute e per le nostre tasche!
Alle prossime elezioni regionali come Potere al Popolo su questo saremo fermissimi: a Livorno non ci sarà nessun altro inceneritore. E quanto detto sopra, farà parte del nostro programma!