Livorno ha tante energie ancora inespresse. Compito della politica è metterle in condizioni di liberarsi per costruire, finalmente, qualcosa di nuovo. Liberare le energie vuol dire ribaltare le vecchie abitudini, uscendo dagli schemi classici e andando incontro alle sfide che la contemporaneità ci mette di fronte. Con questo programma e con questo progetto politico di coalizione abbiamo intenzione di costruire un nuovo approccio alla vita politica cittadina.
Livorno può e deve essere rimessa al centro delle decisioni. Livorno deve uscire dallo sterile dibattito tra quei partiti nazionali che negli ultimi dieci anni l’hanno utilizzata come terreno di conflitto politico. Per farlo serve un soggetto collettivo che, sganciandosi da quelle dinamiche tossiche, si concentri solo e soltanto su ciò che la città è in grado di esprimere, aprendola al resto del mondo e connettendola, attraverso le buone pratiche amministrative, alle tante città europee che hanno scelto di darsi una nuova forma.
Un percorso che si pone come obiettivo specifico quello di dare a Livorno una nuova vocazione, un nuovo modo di intendere e vedere la città da oggi ai prossimi vent’anni, un nuovo sguardo che la renda, agli occhi di chi ci guarda anche da fuori, quel gioiello che potenzialmente può essere.
Dare una nuova vocazione alla città vuol dire fare delle scelte, spesso coraggiose, vuol dire mettere le persone giuste al posto giusto, vuol dire valorizzare quelle eccellenze sportive, culturali e imprenditoriali che, nonostante tutte le difficoltà della città, emergono nel resto del mondo.
Vuol dire investire in settori strategici e favorire la crescita di nuovo lavoro di qualità e di condizioni di lavoro adeguate alla carta costituzionale. Dare una nuova vocazione alla città vuol dire tutelare i più deboli e garantire loro quelle sicurezze sociali che nel 2019 non possono più essere derogate (la casa, la sanità pubblica, l’assistenza, la cura).
Vuol dire tutelare una volta per tutte l’ambiente che ci circonda con pratiche e politiche virtuose che non impattino sulla salute dei cittadini e ci diano la garanzia di vivere in un territorio sicuro dal punto di vista idrogeologico.
Vuol dire dare ai cittadini e alle cittadine nuovi strumenti di partecipazione che ci permettano di avere voce in capitolo rispetto alle scelte che riguardano la nostra vita quotidiana. Vuol dire costruire una città finalmente inclusiva di tutti e tutte, in cui non ci siano barriere architettoniche, culturali o mentali.
Abbiamo deciso quindi di suddividere il nostro programma elettorale in quattro macro-aree che a loro volta approfondiscano altri temi strategici, associando alle quattro categorie altrettanti verbi che diano movimento e azione concreta alle proposte:
- CREARE ECONOMIE INNOVATIVE E GENERARE LAVORO
- GARANTIRE SICUREZZE SOCIALI
- TUTELARE L’AMBIENTE CHE CI CIRCONDA
- COSTRUIRE STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE
Grazie a questa struttura siamo arrivati a elaborare un cronoprogramma operativo che suddivida nell’arco del primo biennio e del successivo triennio i primi venti punti secondo noi essenziali da affrontare e risolvere.
Questo è il nostro punto di partenza. Un progetto che dovrà vivere attraverso il confronto costante con chi la città la vive trecentosessantacinque giorni l’anno.
Perché la politica non può essere fatta di uomini o donne soli al comando.
E adesso Livorno.
Adesso tocca a noi.
Marco Bruciati