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Curricola delle candidate e dei candidati alla commissione di garanzia

curricula commissione garanzia

Curricola delle candidate e dei candidati alla commissione di garanzia

1.Giulia Venia

siciliana d’origine, vivo e risiedo a Brescia da quasi trent’anni.
Ho preso la maturità classica e intrapreso gli studi giuridici presso la facoltà di Giurisprudenza di Catania. Ho iniziato a lavorare in campo amministrativo, poi sono stata vincitrice di concorso come insegnante nella scuola primaria dove ho ricoperto diversi incarichi.

Sono stata nominata commissaria d’esame sia al concorso magistrale ordinario che a quello riservato del 1999 e ho tenuto i relativi corsi di formazione per le/gli insegnanti.
Ultimamente mi sono specializzata nell’insegnamento dell’italiano per studenti e studentesse alloglotti/e.
Mi propongo come componente della Commissione di Garanzia di Potere al Popolo e dichiaro che intenderò attenermi con scrupolo alle prerogative che lo Statuto assegna a chi riveste questo ruolo.

2. Mariarachele Via

nata a Crotone il 20/05/1957, residente a Molinella, Bologna
Laureata in pedagogia, attestato di mediatrice familiare ed educatrice professionale.
Lavoro dal 1980 nel settore dei servizi sociali per persone disabili e da 15 anni anche nel campo delle adozioni internazionali.

Ho militato lungamente nelle organizzazioni della sinistra “extraparlamentare” e poi in Rifondazione Comunista. Ho avuto esperienze come delegata sindacale del mio luogo di lavoro e sono stata, negli anni ’90, membro del direttivo provinciale di FP.
Attualmente non sono più iscritta a nessun partito e nessuna organizzazione sindacale. Faccio parte del direttivo ANPI di Budrio-Molinella.
A dicembre 2017 ho cominciato a partecipare alle iniziative di Potere al Popolo e sono stata candidata alle elezioni politiche a marzo; attualmente ho aderito formalmente a Potere al Popolo e faccio parte del Coordinamento di Bologna e provincia.

3. Monica Natali

Ho 52 anni; sono nata e vivo a Roma.
Ho incontrato molto presto la condizione di precarietà economica ed esistenziale e conseguentemente le lotte per un riscatto collettivo.
Essendo cresciuta in un occupazione abitativa, molto presto ho iniziato ad appropriarmi del concetto della necessità dell’organizzazione per la rivendicazione di imprescindibili diritti di tutti e tutte.

Già a 15 anni ero impegnata in progetti di supporto scolastico per i bambini del quartiere Nuova Ostia, ritenendo fondamentale il ruolo della cultura e della conoscenza per la possibilità della presa di coscienza dei ceti subalterni.
Non posso esibire titoli accademici, avendo abbandonato il liceo scientifico al 4° anno, diplomandomi successivamente come privatista all’età di 30 anni.
Nel frattempo ho lavorato in imprese di pulizie ,dove le condizioni di sfruttamento sono massime, cercando di far prendere coscienza delle proprie condizioni lavorative a tante mie compagne di lavoro.

Ho lavorato per anni come istruttrice di nuoto.
Le battaglie politiche e sociali che mi hanno visto protagonista insieme a tante altre compagne e compagni sono molte, data la lunga militanza politica.
Dalle battaglie per la scuola pubblica contro le varie riforme scolastiche, cercando di connettere lavoratori e genitori, a quelle per il referendum per l’estensione dell’articolo 18, ai referendum sull’acqua pubblica a quelle contro l’introduzione del pareggio di bilancio in costituzione, a quelli contro la riforma costituzionale.

Sul mio territorio (periferia est di Roma) ho partecipato alle lotte contro le discariche, per i presidi di sanità pubblica, per la difesa del trasporto pubblico, per il diritto alla casa, contro le infiltrazioni di organizzazioni neofasciste nei quartieri popolari.
Faccio parte della piattaforma sociale Euro stop e per questo sono impegnata in campagne politiche che individuino il nesso tra la struttura dell’Unione Europea e la regressione delle condizioni economiche e sociali delle periferia dell’Europa e delle città, e la conseguente necessità della rottura della gabbia dell’Unione Europea.

4. Virginia Amorosi

Sono ricercatrice precaria in Storia del diritto. Mi sono trasferita da Lecce a Napoli nel 2001 per frequentare l’università, dal 2002 ho militato nei collettivi universitari, poi dal 2012 nei Clash City Workers.

Dal 2015 partecipo, anche come avvocato, alla Camera popolare del lavoro di Napoli che ho contribuito a organizzare. Sono stata candidata di Potere al popolo per il collegio plurinominale Puglia 02.

5. Federica Illiano

Mi sono avvicinata alla politica durante la mobilitazione studentesca del 2008 contro la riforma Gelmini, partecipando alle attività del neonato Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli con il quale ho continuato anche negli anni successivi non solo per le lotte e vertenze studentesche ma anche in temi e questioni più generali: dalla solidarietà internazionale alle vertenze lavorative ai diritti delle donne.

Nel 2015 ho partecipato all’occupazione dell’ex opg Je so’ pazzo, anno in cui sono entrata a far parte della Camera Popolare del Lavoro, con la quale abbiamo seguito varie vertenze lavorative ed inaugurato una campagna contro il lavoro nero nella città di Napoli che è riuscita in pochi mesi a strappare contratti e più di 40mila euro a vari padroni che sfruttavano il lavoro senza contratto.

1. Didier Contadini

42 anni, assemblea territoriale di Pavia, ricercatore precario, lavora con contratti a tempo determinato all’Università. Comincia a fare attività politica in maniera discontinua negli anni liceali e universitari tra Milano e Pavia. Spostatosi a Napoli per il dottorato, nel 2008 partecipa alla creazione dei ricercatori precari autorganizzati durante la lotta contro la riforma Gelmini, partecipando, tra le altre, alle battaglie internazionaliste contro i vari G7-G8, il genocidio palestinese, l’imperialismo della NATO; entra quindi a far parte del collettivo Clash City Workers ed è tra quelli che presentano nelle varie città il lavoro di inchiesta politica “Dove sono i nostri”.

Partecipa dal primo momento all’occupazione del Fanon e all’apertura del Me-Ti. Ragioni lavorative lo portano a tornare a Milano definitivamente nel 2014, dove costruisce insieme ad altri compagni il nodo locale del Clash City Workers. Partecipa da subito alla creazione di Potere al Popolo e si sposta a Pavia per sostenere il progetto.

2. Giuseppe Aragno

Sono uno storico militante e un antifascista e partecipo in prima linea alle lotte della sinistra sin dagli anni Sessanta. Vorrei poter dare un contributo al progetto di Potere al Popolo, che ho condiviso e sostenuto fin dalla nascita.

3. Pierluigi Luisi

Nato nel 1971 a Bari. Vivo a Mantova dal 2005. Sono ingegnere elettronico, attualmente insegno informatica in una scuola superiore.
Ho vissuto dal luglio 1986 al novembre 1987 a Santiago del Cile.
Vedere con i miei occhi gli effetti disastrosi di una dittatura di destra sulla popolazione, la povertà, le immense baraccopoli contrapposte alla ricchezza ostentata di chi viveva in delle reggie, i morti per “autocombustione” alle manifestazioni, la repressione, i desaparecidos, la censura, i morti ammazzati nudi e buttati nel rio Mapocho, ha fatto maturare in me una coscienza politica di sinistra, fino allora sopita.

Co-fondatore degli Studenti Democratici.
Unica lista di sinistra del Politecnico di Bari. La lista esiste tuttora
(http://www.studentidemocratici.it/chi-siamo/) con lo stesso logo e la stessa pubblicazione periodica (“Interno322”).
Rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà
Eletto con 508 voti di preferenza su circa 10000 elettori e 4000 votanti. Primo per voti di preferenza su tutto il Politecnico.

Prima volta che una lista non legata ai Cattolici Popolari guadagna spazio all’interno del Politecnico di Bari.
Studenti democratici.
Collaborazione per la gestione dell’aula e degli eventi
RSU CGIL per la sede di Verona di Ericsson Telecomunicazioni SpA.
Co-fondatore dell’associazione eQual, e da allora membro del gruppo operativo.
RSU CGIL per la scuola in cui lavoro. Primo eletto di due rappresentanti su tre.
Membro di Potere al Popolo.

Collaboro attivamente al tavolo “Scuola” e al nascente tavolo su “Scienza, tecnologia e trasformazioni sociali”. Coordino un gruppo di insegnanti mantovani con cui abbiamo avviato una iniziativa di ripetizioni popolari presso la Casamatta e con cui stiamo facendo partire uno sportello istruzione.

4. Massimiliano Tresca

Attivista nel movimento studentesco la “Pantera”
Rappresentante d’istituto liceo scientifico Galileo Galilei di Sarno
Membro del comitato contro il depotenziamento della vesuviana.
Promotore dell’organizzazione sarnese dei Giovani Comunisti
Promotore del Comitato Cittadino per il diritto alla casa dei terremotati del 1980
Iscritto nel Partito della Rifondazione Comunista fino al 2010
Promotore del circolo PRC Giuseppe Impastato di sarno
Attivista del Movimento No Global
Associato all’A.S.I. (ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE) cooperazione internazionale
Attivista nel movimento per la pace
Consigliere comunale eletto nella lista  “LA SINISTRA”  fino alle dimmissioni nel marzo del 2018
Promotore delle modifiche allo statuto comunale per l’acqua pubblica e il bilancio partecipato.

5. Francesco Leonelli

Non ho mai avuto tessere di partito ho militato sempre in gioventù in movimenti autonomi, autorganizzati ed autogestiti;
Quando andavo a suola ho fatto parte dei collettivi scolastici ed universitari e sono stato anche rappresentante di istituto per gli studenti.
Ho militato dal 1998 al 2006 circa nel Coordinamento cittadino di lotta per la casa a Roma ed ho partecipato a parecchie occupazioni con famiglie di tutte le nazionalità, di cui la maggior parte hanno preso casa popolare.
Ho anche partecipato per un periodo alle assemblee degli autonomi del quadraro, con loro abbiamo fatto anche una piccola occupazione, per uno spazio autogestito, durata poco.

Sono stato per circa dodici anni fermo, in quanto estremamente sfiduciato dalla politica in generale e inoltre perché non trovavo nessuna situazione che mi rappresentasse politicamente.
Sono rientrato con potere al popolo subito prima del 4 marzo 2018.

6. Biagio Borretti

Nato a Villaricca (NA) nel 1980. Avvocato penalista per professione e, soprattutto, per vocazione. Interessato alle dinamiche di trasformazione del processo penale in senso autoritario ed in violazione dei principi garantisti. Convinto che una vera forza di alternativa sociale debba ripartire anche dal garantismo, non solo come momento di difesa delle lotte sociali, ma anche di arretramento di quei poteri statuali altrimenti assoluti.

Per anni attivo sul fronte delle lotte ambientali nell’area vasta di Giugliano in Campania (NA) e comuni limitrofi. Taverna del Re è il simbolo dello scempio del territorio, ma anche il volto contraddittorio della politica degli ultimi decenni in materia di rifiuti in Campania. Da un lato saccheggio, flussi di denaro pubblico incontrollato in favore dei grandi capitali, dall’altro il fallimento del progetto di installare impianti di incenerimento sul territorio. L’esperienza maturata sul campo è stata caratterizzata da lotte, spesso sconfitte, ma anche qualche vittoria.

Ho attraversato i vari momenti di mobilitazione, anche con senso critico, che hanno animato negli ultimi anni le lotte ambientali regionali: da “Fiume in piena” alla rete contro lo “Sblocca-Italia”. Interessato alla storia e alla teoria del materialismo storico e alla critica della forma-Stato.

7. Roberto Amabile

Classe ’91. Nolano come Giordano (Bruno), quindi terrone, migrante, eretico NO VAT. Precario della chimica al computer in Germania. Intollerante con gli/le intolleranti.
Ho partecipato ai collettivi universitari di Firenze dopo il “riflusso” post-ideologico post-2008. Per i collettivi sono stato “cane sciolto azzeccagarbugli” negli organi accademici subendo più volte censure.

Mi dedico a sfatare il mito della “meritocrazia” (in realtà capacitocrazia) e contro la sperequazione sistemica dei fondi di ricerca comunitari. [in inglese: talk “Horizon 2020 from Axiocracy to Ischy(r)ocracy: a Reverse Robin-Hood Paradigm for European Union Research Fundings”, 2017, THINK³ conference, Tata (Hungary) https://thinkconference.net/ ]
Partecipo a Potere al Popolo! da dopo il 4 marzo, intravedendo possibilità di rottura dalla forma-partito tradizionale e dalla frammentazione autoreferenziale dei movimenti.

Non faccio parte di nessuno dei soggetti promotori come nessun* nell’assemblea a cui partecipo (Ruhr-Westfalen).
Mi candido per una Commissione di Garanzia:
– forte, scomoda, autonoma, proattiva, che non sia organo onorifico ma “onerifico”;
– che individui le dinamiche interne escludenti e ne solleciti l’eliminazione: per esempio, attualmente PaP esclude in modo implicito attivistə sordociechə – e in generale con pluriminorazioni psicosensoriali – ma anche solo sordə o ciechə, queer (non possono candidarsi perché lo statuto è binario e eteronormato), con divario digitale (se non hai/non sai usare il computer o internet sei fuori);
– da contrappeso alle pulsioni accentratici e gerarchiche interne al progetto PaP;
– che faccia emergere e sanzioni tempestivamente comportamenti orrendi contro deboli e oppressə (e no 6 anni di silenzio come per lo stupro di una compagna alla Rete Antifascista di Parma).

8. Francesco Lovo

66 anni, residente a Sandrigo – Vicenza, sono sposato con Anna Rosa e ho un figlio Dario, attualmente in Australia. Geometra professionista, da qualche anno in pensione dopo 42 anni di anzianità lavorativa.
Ho maturato varie esperienze politiche. Socialista da quando ho avuto consapevolezza politica, ho fatto due volte, per nove anni, il consigliere comunale, di minoranza e maggioranza.
Da quasi 4 anni ho iniziato , insieme ad altri compagni/e, il percorso per la costituzione, formalizzata legalmente il 5 gennaio 2017, di Risorgimento Socialista. Sono cofondatore e componente della Direzione Nazionale.
Risorgimento Socialista ha aderito fin da subito a Potere al Popolo!
Da gennaio 2018 collaboro attivamente all’assemblea territoriale di Vicenza, per le campagne elettorali delle politiche del 4 marzo, delle comunali di Vicenza del 10 giugno, nell’organizzazione di vari eventi e manifestazioni pubbliche, per la salvaguardia dell’ambiente, contro l’inquinamento PFAS, a favore della Palestina, contro le basi militari di Vicenza, ed altri.

Sono stato attivista nelle campagne per l’acqua pubblica, con i comitati No Triv, con i comitati per il No alla modifica costituzionale e da oltre un anno sono nel direttivo nazionale del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (CDC) in rappresentanza dei Coordinamenti del Veneto.
Ho partecipato all’incontro di Marina di Grosseto.
Da sempre ho fatto parte di varie associazioni di volontariato sociale, ora aiuto, come socio volontario, una cooperativa che opera nel sociale ed a favore di persone con handicap, leggo storie a bambini in un gruppo Fiabe e storie per grandi in un’associazione di anziani e collaboro nella redazione di un giornale mensile del mio paese.
Ah… e cosa che mi piace molto, coltivo un orto in modo organico per la mia famiglia e parenti.

9. Francesco Piccioni

A 68 anni non ho pratica di curriculum, quindi mi atterrò all’essenziale. Inizio a far politica nell’anno che corrisponde alla mia età. Come si faceva allora, nei collettivi, nei gruppi, nei quartieri e nelle piazze. Parlando con la gente, organizzando lotte piccole e grandi, cacciando i fascisti dai quartieri, correndo quando serviva. Ho studiato filosofia, preso il diploma dell’Isef, insegnato nelle scuole superiori e medie. Come tanti di quella generazione ho fatto esperienze soft e altre molto hard. Lottando lottando ho conosciuto il carcere e quando ne sono uscito sono stato redattore a il manifesto, fino al 2012, quando la cooperativa editoriale originaria ha chiuso i battenti e ne è nata un’altra, quella attuale.

Continuo a fare il giornalista, con Contropiano. Ho fatto parte del vecchio Coordinamento provvisorio di Potere al Popolo e sono stato poi eletto in quello attuale. Ho insomma affrontato problemi alti a bassi, facili e difficili. Un’esperienza che penso possa tornare utile per una Commissione di Garanzia che nasce soltanto ora.

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