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Cosa succede in Tunisia?

Domenica 25 luglio 2021, il presidente della repubblica Kaïs Saïed ha deciso di “licenziare” il governo e sospendere il parlamento, appellandosi all’articolo 80 della costituzione.

Nel tentativo di arginare la situazione drammatica del paese (da un punto di vista sanitario, socio-economico e di stallo istituzionale) questa decisione però rischia di aprire la strada ad una torsione autocratica e ad uno scenario di forte instabilità.

Noi ci uniamo alle compagne e ai compagni del Partito dei Lavoratori che denunciano sia il tentativo di colpo di stato di Kaïs Saïed e sia le responsabilità di una classe politica corrotta ed inadeguata, tra cui spicca il ruolo del movimento islamista Ennahda, principale target del presidente della repubblica e delle manifestazioni degli scorsi giorni, complice delle fallimentari politiche messe in atto negli ultimi anni.

Solo il popolo tunisino, così come avvenuto 10 anni fa con la rivoluzione che ha cacciato il dittatore Ben Ali, è in grado di realizzare questo cambiamento, con la costruzione di una democrazia popolare, dove il potere appartiene al popolo.


La rettifica del processo rivoluzionario non può essere ottenuta con un colpo di stato o con un regime autocratico!

Il Partito dei Lavoratori aveva già richiamato l’attenzione sui pericoli che minacciano il nostro paese, compresa l’attuazione di un colpo di stato ed il rischio di scatenare una spirale di violenza.

 

Partito dei Lavoratori (Tunisia)

Tunisi, 26 luglio 2021

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