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[TORINO] 11 SETTEMBRE IN CILE: UN COLPO DI STATO CHE CI PARLA ANCORA

11 settembre 1973. Cinquanta anni fa in cile un colpo di stato militare (golpe) abbatte il legittimo governo ed uccide il presidente della repubblica salvador allende gossens, iniziando una dittatura destinata a durare piu di sedici anni.

Il presidente, dirigente del partito socialista del cile ed eletto il 3 novembre 1970, aveva formato un governo di coalizione, sostenuto dall’alleanza dei partiti di sinistra (chiamata unidad popular) che lo aveva candidato.

Era il primo presidente marxista di uno stato latinoamericano. Non disponeva, pero, della maggioranza del parlamento ed era ostacolato dalla magistratura. Inoltre, doveva fronteggiare l’ostilita della maggior parte dei capi delle forze armate, che nella storia recente dei paesi dell’america latina avevano sempre visto con fastidio la democrazia rappresentativa e le sue istituzioni, attuando piu volte colpi di stato, con conseguenti dittature. Una prima conseguenza di cio fu una serie di pressanti proposte, da parte della destra e di ambienti militari, di bloccare con la forza l’insediamento del presidente, violando la costituzione con un colpo di stato.

Non era solo la cultura politica di allende che generava apprensione nella destra e nei militari in cile (e nel governo di richard nixon negli usa, come certificato dai documenti desecretati degli archivi di stato, fra cui un corposo memorandum indirizzato a henry kissinger), ma era anche il programma di governo che causava forte opposizione nella ristretta classe dominante (grandi industriali, finanzieri, latifondisti).

Il programma del nuovo governo comincio ad attuare immediatamente una politica economica di ampio respiro, interventi di riforma nel contesto sociale, rapporti paritari con gli altri paesi.

Le aziende strategiche cilene furono nazionalizzate, sulla base della loro condizione di monopoliste o di proprieta straniera (prevalentemente statunitense). Passarono cosi sotto la proprieta e la gestione dello stato i settori minerario (rame, ferro, carbone, nitrati, iodati), industriale di base (acciaio, cemento, energia elettrica, carta, derivati del petrolio), dei trasporti (ferrovie, porti e navi, aviazione civile), assicurativo.

La congiuntura economica, gravata da un’alta inflazione e da un tasso di crescita del pil negativo, venne ribaltata tramite un forte aumento dei salari (sia degli operai, sia degli impiegati e tecnici), una sensibile riduzione delle imposte sui redditi inferiori, una rete di distribuzione per il commercio al dettaglio, un sistema di controllo dei prezzi al consumo e la fabbricazione di nuove case popolari ad una media di 52.000 all’anno. La spesa pubblica complessivamente aumento del 36% in termini reali. Le pensioni minime furono molto aumentate ed il sistema previdenziale fu esteso ai lavoratori autonomi del commercio, dei trasporti, dell’artigianato, dello sport.

Nelle aree rurali, la proprieta della terra fu limitata forzosamente (con l’esproprio della quantita eccedente) a 80 ettari, furono aperte scuole per l’infanzia, primarie, secondarie e post secondarie, ospedali ed ambulatori, mentre i medici venivano incoraggiati a lavorare anche nelle campagne e nei quartieri poveri.

Fu istituito il ministero per le donne, che organizzo programmi per l’alimentazione (p. Es. , la distribuzione gratuita di latte a bambini fino a 15 anni ed un supplemento di cibo per gli alunni della scuola primaria e le donne incinte), lavanderie cooperative e pubbliche e centri per la salute e le cure prenatali.

Nell’ambito culturale, il governo non si limito ad incentivare biblioteche, festival e concerti, ma acquisto una casa editrice, che pubblico 8 milioni di libri e 4 milioni di riviste ed altri testi in due anni, stampando inoltre la grande letteratura in volumi a basso prezzo con cadenza settimanale. L’analfabetismo diminui (da 12% a 10,8%), la frequenza alla scuola secondaria crebbe (+18,2% annuo) e le iscrizioni all’universita aumentarono vistosamente (+89%).

In politica estera vennero ristabiliti regolari rapporti diplomatici con cuba, affiancando cosi messico e canada nel rifiuto di adempiere ad un accordo fra i governi dell’organizzazione degli stati americani (in realta un’imposizione del governo degli usa), e nel 1971 si organizzo una visita di stato in cile del presidente cubano fidel castro. Il cile entro poi nel movimento dei paesi non allineati.

Il programma generale di ristrutturazione economica, redatto e diretto dal ministro dell’economia pedro vuskovic, diede ottimi risultati fino al secondo anno, ma dal 1972 il pil inizio a calare drasticamente, l’inflazione riprese a salire e le riserve di valuta pregiata diminuirono, provocando difficolta nei pagamenti delle importazioni. La conseguente carenza di molti beni di prima necessita causo lo sviluppo di un mercato nero di alcuni alimentari essenziali.

Questa nuova situazione era dovuta alla vera e propria guerra economica del governo degli usa, dettata dal consigliere per la sicurezza nazionale henry kissinger. Essa comprendeva un embargo sugli acquisti delle merci prodotte dalle aziende pubbliche cilene, il diniego di rinegoziazione del debito estero ed un sostegno monetario a chi avrebbe scioperato contro il governo allende.

Infatti, oltre alla tensione politica ed istituzionale generata dall’opposizione di destra (democristiana e nazionalista), fu proprio un susseguirsi di scioperi corporativi ad aggravare le difficolta e le lacune dell’economia interna. Le alte gerarchie militari rappresentavano una minaccia crescente, non solo per il governo e la presidenza, ma anche (e soprattutto) per l’esistenza stessa della democrazia. Gia durante la campagna elettorale e le votazioni avevano ricevuto richieste e pressioni (interne ed esterne) per prevenire il successo di allende e, ad elezione avvenuta, per impedirne l’insediamento con un colpo di stato.

In una riunione del suo staff il comandante in capo dell’esercito, generale rene schneider chereau, il 23 luglio 1970 aveva dichiarato che … Le forze armate non sono ne una strada verso il potere politico, ne un’alternativa a quel potere. Esistono per garantire il regolare lavoro del sistema politico e l’uso della forza per ogni altro scopo che la sua difesa costituisce alto tradimento. Queste affermazioni, ribadite il 19 settembre 1970, giornata delle forze armate, in un successivo messaggio pubblico rivolto ai militari, erano state definite la dottrina schneider, tenuta sempre ben presente da allende.

La lealta costituzionale ed il senso dello stato costarono la vita a schneider. Il 22 ottobre 1970 fu gravemente ferito durante un tentativo di sequestro organizzato da due suoi colleghi generali, con l’accertata (nel 2000) collaborazione della cia, e mori il 25 ottobre. Il suo assassinio spianava la strada, anche se con molto anticipo, ad un colpo di stato.

Nel 1973, dopo una prima e parziale sollevazione militare (1 giugno), la situazione precipito. Dopo accese polemiche politiche, con il parlamento che attaccava strumentalmente il governo, chiedendo (incredibilmente! ) l’intervento delle forze armate, ed il presidente che difendeva la sua condotta, inizio l’azione armata.

Il giorno 11 settembre (alle ore 7) i militari cominciarono ad assumere il controllo dell’intero paese, agli ordini del comandante in capo, il generale augusto pinochet ugarte. L’unico tentativo di resistenza avvenne nel palazzo la moneda, sede della presidenza della repubblica, che fu attaccato e colpito con cannoni, carri armati e persino con un elicottero ed un cacciabombardiere. Alle ore 14:30 la tragedia era terminata. I militari dichiararono che allende si era suicidato, ma nel 2011 due consulenti forensi espressero l’ipotesi che il presidente fosse stato assassinato e che il suicidio fosse stata una messinscena.

Il golpe, durante e dopo il quale furono assassinate quasi 3.000 persone, 40.000 furono rinchiuse nello stadio di santiago e circa 28.000 furono detenute e torturate, porto al potere una giunta militare guidata da pinochet. Il dittatore rimase al potere per piu di sedici anni. Ancora un crimine efferato va pero ricordato. Sopravvissuto a campi di concentramento e torture, l’ultimo ministro della difesa del governo di unidad popular, orlando letelier del solar, fu assassinato con un’auto-bomba , insieme ad una sua collaboratrice statunitense, il 21 settembre 1976 a washington. L’attentato fu preparato ed eseguito da agenti della dina, la polizia segreta del regime di pinochet.

Cosi, l11 settembre di cinquantanni fa, la classe padronale cilena e il governo usa stroncano col sangue e la violenza uno dei piu importanti tentativi di costruzione del socialismo. Al posto delle riforme sociali di allende, impongono una dittatura basata sulle politiche neoliberiste della scuola di chicago. Il cile diventa cosi il laboratorio in cui testare quelle riforme devastanti che poi sarebbero state esportate in tutto il mondo, italia compresa: via ogni misura di sicurezza sociale in favore della liberta assoluta di pochi a fare profitti sulla pelle del popolo.

Il colpo di stato del 1973 in cile ha distrutto vite umane e sospeso un processo di grandi promesse. Oggi, quella promessa deve essere rianimata.

Potere al Popolo! Torino

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