CENA SOLIDALE AL CORSO SICILIA
Ieri sera siamo stati al Corso Sicilia, nel luogo in cui decine e decine di catanesi, italiani in generale, migranti africani, anziani, famiglie, vivono in assenza di alternative. Sì, proprio lì, in mezzo ad una strada, con le difficoltà che ne conseguono. Abbiamo deciso di fare questa cena perché sentivamo la necessità di rispondere concretamente all’ordinanza di Pogliese, perché vogliamo a prescindere da tutto sperimentare nella realtà, stare dove esiste il disagio, che sia sul post di lavoro o in mezzo la strada, che sia nelle scuole o nei centri di accoglienza. Vogliamo essere utili, dare una mano concreta, praticare la solidarierà, praticare il mutuo soccorso.
Ieri sera abbiamo conosciuto una famiglia catanese: tre bambini, tutti e cinque vivono a “Villa Varagghi”, la villa Pacini per intenderci. Ci hanno chiesto aiuto, supporto, unione. Noi gliela daremo, come loro la daranno a noi. Perché è questo il compito che noi abbiamo oggi: creare comunità, identità collettiva, riconoscersi in una classe, resistere insieme, lottare insieme, costruire alternative, altri mondi, sognare insieme, creare un immaginario condiviso.
Dobbiamo necessariamente farlo. E’ un bisogno.
Ieri sera eravamo tutti insieme: quelli “Neri” e quelli “bianchi”, donne e uomini, famiglie e uomini soli, anziani, bambini, studenti, lavoratori: abbiamo capito che bisogna costruire legami e rapporti sociali, perché è lì che il sistema capitalistico sta colpendo.
Essere poveri, essere soli, essere emarginati, non è sempre una scelta…non è frutto del caso.
POTERE AL POPOLO!