Campania

Caro Gentiloni, ecco cosa vuol dire avere 20 anni al Sud!

L’11 dicembre il premier Gentiloni è stato a Napoli, con il ministro Calenda e il presidente della Regione De Luca, altri pezzi grossi del Partito Democratico, per partecipare, insieme al presidente di Confindustria, a un convegno dal titolo “Avere vent’anni al Sud: le ragioni per restare e per tornare”. In odore di campagna elettorale, per l’ennesima volta, sono venuti a prometterci che ci aiuteranno o che in realtà lo hanno già fatto e noi non ce ne siamo accorti?! Perché “investire al sud oggi conviene!”, si raccontavano tra loro settantenni autori delle peggiori malefatte nei confronti dei giovani del mezzogiorno, e non solo.

Chi meglio di un governo che ha precarizzato ulteriormente il mondo del lavoro con privatizzazioni e Jobs Act, rendendo sempre più difficile costruirsi tranquillamente il proprio futuro e che ha deciso di far abituare anche i più giovani a lavoro gratuito e sfruttamento tramite la Buona Scuola può venire a spiegarci quali sono i motivi per continuare a vivere in un sud sempre più martoriato e offeso?

E proprio studenti, lavoratori, disoccupati napoletani, quelli che sarebbero dovuti essere i protagonisti di quel convegno, sono stati allontanati di peso da polizia e carabinieri con ben 3 cariche, solo perché giustamente critici nei confronti di un Governo che gli sta rovinando il presente e il futuro. Hanno dirittura sequestrato un ragazzo, per poi rilasciarlo dopo svariate ore, dopo averlo insultato e malmenato durante le cariche.

Tornati dal presidio per richiedere il rilascio del compagno fermato, alcuni studenti hanno pensato di leggere una lettera rivolta al presidente del consiglio Paolo Gentiloni. Potete leggerla di seguito.

“Caro Paolo,

ti abbiamo scritto una lettera perché qualcosa da dirti ce l’abbiamo. Volevamo incontrarti stamattina, quando insieme al presidente di Confindustria, al presidente della Campania Vincenzo De Luca, al ministro dello sviluppo economico, chiusi dentro un teatro, parlavate di cosa vuole dire avere 20 anni al sud. 

Volevamo raccontartelo noi che cosa vuol dire avere 20 anni al sud, ma non ce l’hanno permesso perchè, arrivati davanti al teatro, siamo stati caricati, manganellati e deportati in questura. 

Grazie per l’esempio di democrazia e comunque siamo noi ad avere 20 anni. 

20 anni come il pacchetto Treu, te lo ricordi? Quello che ha reso legale il lavoro interinale che doveva essere temporaneo in attesa del lavoro vero, ma quest’ultimo non è mai arrivato.  

E cosi le aziende hanno smesso di assumere lavoratori, hanno iniziato a prenderli in prestito, per poi rimandarli a casa, per poi riassumerli e infine licenziarli di nuovo. E così grazie a te, a D’Alema, a Bersani, a Renzi,  Berlusconi e Bassolino il nostro lavoro è diventato sfruttato e sottopagato, senza contributi, senza pensioni, senza potersi permettere una casa, un figlio, una vita dignitosa.

Ma c’erano i nostri padri e le nostre madri che avevano ancora un posto indeterminato a differenza nostra. E voi del PD che avete pensato fare? Avete pensato di togliere diritti anche a loro, così per equità, bella pensata togliere l’articolo 18 e fare il Jobs Act. Complimenti!

E così noi che abbiamo 20 anni continueremo a non trovare lavoro o al massimo troveremo un lavoretto precario e sottopagato.

Oppure ancora meglio a fare l’alternanza scuola lavoro, lavoro minorile e gratuito.

Bella pensata.

è per questo, caro Paolo Gentiloni, che un giovane ventenne del Sud vuole andare via dal sud, deve andare via dal sud.

Molti di noi se ne sono già andati. eppure tutti noi qui ci vorremmo restare, vorremmo crederci e crearci un futuro dignitoso, una famiglia, qualche sicurezza.

anni distruggete il nostro paese e il nostro futuro.

E allora, caro Paolo, è tempo che voi vi mettiate da parte perché a rimediare al male che ci avete fatto è meglio che ci pensiamo noi. 

Riprendiamoci il nostro presente, cambiamo il nostro futuro

Potere al popolo!”

Lascia un commento