Il vice presidente Bonavitacola chiude ogni possibilità di dialogo e confronto: la gestione della rete di Grande adduzione primaria di interesse regionale sarà data alle multinazionali!
Per il presidente della Regione De Luca, i capitali delle multinazionali sarebbero una garanzia per “il perseguimento dell’interesse pubblico”.
Credono davvero di poterci rifilare l’ennesima scusa per continuare a disattendere l’esito referendario del 2011 che voleva l’acqua FUORI DAL MERCATO?
Le multinazionali hanno un solo fine quello di fare profitto, di guadagnare! Dare la gestione del sistema idrico regionale nelle mani di chi ha interesse solo nella speculazione è un rischio che non possiamo permetterci! Abbiamo esempi lampanti in cui la gestione privatistica del servizio idrico ha reso la vita impossibile ai cittadini e alle cittadine, come nei paesi dell’Agro nocerino- sarnese dove vengono applicate tariffe altissime o come in Uruguay, dove le multinazionali canalizzano l’acqua buona nelle industrie e lasciano la popolazione al secco!
Il problema è di tutte e tutti, locale, nazionale e mondiale, si sta decidendo del futuro della risorsa più importate e necessaria alla vita e lo si sta facendo in un momento storico in cui fattori di rischio come la siccità e la crisi climatica hanno ben evidenziato le criticità del nostro sistema!
Far finta di niente è rischiosissimo, fare gli interessi delle multinazionali equivarrebbe a ipotecare le nostre vite e le vite delle future generazioni. Siamo pronti a una grande mobilitazione insieme al Coordinamento Campano Acqua pubblica e a tutte le forze che sceglieranno da che parte stare.