Oggi centinaia di attivisti di Potere al Popolo hanno dato vita, in oltre 30 città italiane, a una giornata nazionale in difesa della sanità pubblica e per la redistribuzione delle ricchezze.
Billionaire tax e sanità pubblica per uscire dalla crisi: queste le parole d’ordine della mobilitazione che ha coinvolto nodi di tutta Italia.
Abbiamo provato a far sentire la voce degli interessi popolari, scomparsi da schermi e aule parlamentari, con presidi, blitz, striscionate e volantinaggi.
In tanti territori in cui ci battiamo per la riapertura di presidi ospedalieri dismessi e chiusi abbiamo organizzato flash mob e azioni davanti agli ospedali (Roma, Bologna, Milano, Torino, Cagliari, Alba, Lucca, Catanzaro e Reggio Calabria).
A Torino siamo scesi in piazza al fianco del movimento Notav. Siamo stati in presidio a Pisa e Napoli, dove abbiamo inscenato un surreale flash mob di milionari indignati…
A Firenze abbiamo sostenuto i lavoratori dell’Eurospin, in agitazione per il miglioramento e la sanificazione degli ambienti di lavoro.
A Siena siamo tornati davanti al Policlinico Universitario, dove siamo stati più e più volte in presidio per dare solidarietà al personale sanitario.
Striscionate e volantinaggi si sono tenuti a Genova, Brescia, Senigallia, Lecce, Molfetta, Padova, Livorno, Brescia, Catania, Terni, Benevento, Cava de’ Tirreni, Giugliano, Nocera, Parma, Forlì, Ferrara, Livorno, Pavia.
CHI HA PAURA DI UNA PATRIMONIALE? POCHI RICCHISSIMI SU 60 MILIONI DI PERSONE…
- 10 persone da sole possiedono una ricchezza di 100 miliardi di euro. All’estero ci sono 174,9 miliardi di ricchezza di italiani. L’evasione fiscale delle grandi imprese su IVA e IRPEF è 16 volte superiore a quella delle piccole imprese. I capitali delle grandi imprese vengono contabilizzati nei paradisi fiscali in Lussemburgo, Olanda, Irlanda invece che in Italia.
- sono 5 mila i miliardi di ricchezza finanziaria personale (prevista in crescita a 5,6 mila miliardi entro il 2023). I capitali finanziari vengono tassati meno dei lavoratori: i primi dal 12,5 al 23%, i secondi dal 23 al 43%.
- la ricchezza del 5% più ricco degli italiani (il 41% della ricchezza nazionale netta) è superiore a quanto detiene l’80% più povero degli italiani.