Gli autotrasportatori di medicinali non fermano la lotta per il loro posto di lavoro.
Oggi presidio e incontro con l’Assessorato al Lavoro della Regione Campania
Anche oggi in presidio, questa volta sotto gli uffici della Regione Campania, i lavoratori – autisti e facchini – del trasporto medicinali ormai da mesi senza lavoro a seguito della improvvisa chiusura della ditta di trasporti Lucio Montella Srl e delle due cooperative ad essa collegate.
La Camera Popolare del Lavoro dell’ex OPG “Je so’ pazzo” e i dipendenti hanno ottenuto un incontro con l’Assessorato al Lavoro della Regione per portare anche di fronte a questa istituzione la battaglia per riottenere il posto di lavoro e denunciare gli abusi e le storture che sistematicamente vengono perpetrati dalle aziende grazie alla disciplina degli appalti.
I lavoratori – che facevano base a Marcianise – nel pieno di una delle tanto decantate “zona economica speciale” (#zes) – consegnavano medicinali a farmacie, ospedali, laboratori in tutto il territorio campano e oltre. Le loro “consegne” e la necessità che qualcuno svolga questo lavoro non possono di certo essere “scomparse”. Quella che è scomparsa è solo l’azienda per cui lavoravano, che ha chiuso i battenti da un giorno all’altro senza il benché minimo rispetto delle normali procedure di licenziamento e lasciando decine di famiglie (quasi tutte monoreddito) in mezzo a una strada.
L’ incontro di oggi in Regione Campania è stato un ulteriore passo nella lotta per salvaguardare la continuità lavorativa di questi operai. La soluzione non è ancora all’orizzonte e di certo non siamo facili a illusioni finché alle parole non seguiranno i fatti, ma l’interlocuzione avuta è stato un momento importante e proficuo di questo percorso che adesso non può che tirare in ballo le grosse aziende committenti e le ditte fornitrici che grazie al lavoro degli autotrasportatori e grazie alla catena di appalti e sub-appalti cercano di fare i massimi profitti addossandosi il minimo delle responsabilità. I lavoratori del trasporto medicinali e noi insieme a loro siamo determinati a non cedere alla rassegnazione e a continuare la battaglia per il posto di lavoro e allo stesso tempo contro tutte quelle storture – “figlie naturali” dell’utilizzo di appalti, sub-appalti, “scatole cinesi”, finte cooperative, ecc. – che costellano il settore della logistica e molti altri comparti ma sempre a detrimento dei dipendenti, della loro condizione di lavoro e dei loro diritti.
Come Camera popolare del lavoro e Potere al popolo! abbiamo chiesto ancora una volta durante l’incontro di avviare l’istituzione di un “Osservatorio sugli appalti” in grado di operare su base regionale un costante monitoraggio e che possa prevenire ed evitare la continua perdita di diritti e posti di lavoro che l’uso e l’abuso degli appalti mette quotidianamente in scena e di cui la situazione dei lavoratori del trasporto medicinali è solo l’ennesimo esempio.
Come abbiamo denunciato più volte: nella giungla degli appalti vengono divorati solo i lavoratori. Basta con la continua silenziosa emorragia di diritti e posti di lavoro nel nostro territorio.