In tante e tanti pensiamo che questa città appartenga a chi ci vive, chi la abita e chi l’attraversa, non agli affaristi e agli interessi privati che l’hanno portata al totale degrado e all’impoverimento sociale. La pandemia di Covid 19 ha solo rivelato e appesantito tutte le contraddizioni già esistenti nella nostra città.
Destra, Pd e Cinque Stelle hanno governato Roma negli ultimi quindici anni facendo sostanzialmente le stesse cose, assecondando gli stessi interessi economici privati, smantellando il carattere pubblico dei servizi sociali e della città stessa.,
Se non introduciamo una rottura tra un prima e un dopo, non ci sono né ci saranno soluzioni credibili né alternative possibili.
Noi vogliamo provarci seriamente a cambiare lo stato delle cose nella nostra città, rovesciando le priorità sociali e il senso di marcia delle scelte decisive. Stiamo unendo le forze, definendo gli obiettivi, confrontando le proposte per raggiungerli.
Di questo vogliamo discutere con chi ritiene che la sfida per l’alternativa a Roma meriti di essere praticata anche confrontandosi con la scadenza elettorale. Lo vogliamo fare con chi, in questa città, ha prodotto idee, conflitto, pratica sociale e solidarietà.
Lo vogliamo fare con il contributo di idee di associazioni, reti e soggettività impegnate nelle battaglie delle donne, con comitati di scopo e territoriali, per il diritto alla casa, con le reti del mutualismo sociale, con chi sta animando le lotte di resistenza di lavoratori e lavoratrici. Con tutti/e quelli/e che vogliono portare il contributo programmatico e di idee di chi crede che il cambiamento sia possibile anche nelle elezioni comunali di ottobre.
Ne parliamo Venerdì 28 maggio in una assemblea pubblica e popolare alle ore 17.00 nei giardini di Piazza Vittorio.
L’appello è sottoscritto per ora da: Coalizione del conflitto, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Sinistra Anticapitalista, CSI, Inventareilfuturo, Parliamo di socialismo, Risorgimento Socialista….
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