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ANTITRUST PROCEDE CONTRO LA SPECULAZIONE DELLE AZIENDE ENERGETICHE: UNA VITTORIA DEL CONTROLLO POPOLARE!

È notizia di ieri che l’Antitrust (AGCM – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha avviato 7 istruttorie e provvedimenti cautelari contro diverse società di energia tra cui Enel, Eni, Acea e Hera, per gli aumenti ingiustificati nelle bollette di energia e gas. Dall’indagine infatti emerge che sono 2,6 milioni le persone che hanno subìto aumenti ingiustificati del prezzo delle bollette.

Questo risultato è anche frutto delle denunce alle Procure di tutta Italia che i nostri portavoce nazionali Giuliano Granato e Marta Collot hanno sottoscritto con l’avvocato Vincenzo Perticaro, che si affiancano ai tanti esposti presentati da organizzazioni sindacali e associazioni di consumatori per contrastare l’aumento indiscriminato dei prezzi.

L’AGCM ha certificato che gli aumenti unilaterali alle tariffe di gas ed energia elettrica operati dalle sette compagnie sono – di fatto – una truffa.

Questi provvedimenti si aggiungono alle uguali misure dello scorso ottobre verso altre imprese. A questo punto, più dell’80% del mercato del settore dovrà dimostrare di non aver imposto rialzi illegittimi sui contratti di milioni di famiglie, in una fase in cui l’inflazione già colpisce duro. Entro una settimana si saprà la linea di difesa di queste imprese, ma considerando che molte altre sono già tornate sui loro passi rispetto agli aumenti, in seguito ad attività pre-istruttorie, ci aspettiamo che la speculazione di questi mesi venga completamente a galla.

Ora le compagnie devono riportare le tariffe al livello di agosto per 2,6 milioni di utenze. Come diciamo da fine 2021, le grandi aziende energetiche stanno partecipando a un movimento di speculazione, imponendo aumenti ingiustificati per gonfiare i profitti sulle tasche di cittadine e cittadini. Le politiche di guerra non fanno che aggravare questo movimento speculativo sul costo dell’energia, e offrire una foglia di fico dietro cui le compagnie energetiche si nascondono.

Durante questo autunno Potere al Popolo è stato presente e parte attiva del percorso di mobilitazione contro il carovita organizzando piazze di protesta con i sindacati conflittuali nei quartieri popolari delle città e davanti alle sedi delle società energetiche. In tanti territori le Case del Popolo stanno ospitando e promuovendo sportelli contro l’aumento dei prezzi per esercitare un vero controllo popolare dal basso tramite esposti legali in collaborazione con associazioni di consumatori tra cui A.Ba.Co di Unione Sindacale di Base con il supporto dell’avvocato Perticaro stesso.

Negli ultimi mesi da più parti la mobilitazione contro il carovita è stata derisa, dagli atti simbolici come bruciare le bollette alle vie legali passando per le mobilitazioni sotto le sedi delle compagnie energetiche.

Il pronunciamento dell’AGCM dimostra invece che la mobilitazione ottiene risultati che possono arrivare a pesare sulle tasche di milioni di persone. Tanto più che molte delle grandi imprese energetiche sono di proprietà pubblica o comunque con grandi partecipazioni pubbliche.

Bisogna continuare la mobilitazione, sapendo che le aziende energetiche stanno già mettendo in campo i loro mezzi legali per non tornare alle vecchie tariffe. Bisogna continuare la mobilitazione per ottenere nel più breve tempo possibile l’abbassamento delle tariffe e la tassazione al 90% degli extraprofitti fatti dall’inizio dell’escalation bellica in Ucraina. Bisogna continuare la mobilitazione per riportare nel dibattito pubblico l’unica soluzione possibile alla crisi energetica di milioni di famiglie: smettere di usare le risorse pubbliche per gli interessi privati e tornare alla gestione pubblica del settore energetico negli interessi di cittadini!

Ancora poco è stato fatto contro l’inflazione, che va attaccata anche sul lato dei salari e delle pensioni: la priorità per la maggioranza della popolazione è quella di un salario minimo a 10€ l’ora per legge e pensioni minime a 1000€, tutte e due da indicizzare al costo della vita.

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