Sono passati 10 giorni dal voto il tempo giusto per sbollire e ripartire, sono tra i tanti che vorrebbero esserci il 18 ma non sanno se ci saranno e quindi mando la mia riflessione, in punti , sperando serva o ispiri qualcuno , la strada da percorrere é ancora lunga ma se qualcuno la interrompe per molti di noi é l’ultima chiamata quindi guai a farla.
Veniamo a noi ke fare ?
1) basta basta basta con l’atteggiamento assunto da moltissimi compagni nei confronti di chi vota m5s , abbiamo introiettato la stessa simpatia di Carbone che ci diceva “Ciaone” dopo il referendum , i difetti del 5s non sono più di quelli del centro sinistra con cui moltissimi di quelli più critici e conosciuti tra di noi hanno addirittura già governato , non c’è alcuna nota fascista nel loro modo di fare politica ( a meno che non crediamo alle frottole di De Benedetti e co ), il limite é uno solo, notissimo ai più , il “maanchismo” che li accomuna al pd veltroniano dai cui errori( fusione fredda e intuizioni di Fassino ) questi qua sono nati , coinvolgendo anche tantissimi compagni che si sono spesi dal primo giorno in quella avventura mentre molti di noi giocavano con Ingroia e Barbara Spinelli salvo scoprire che non erano meglio del movimento , unire il nostro popolo significa non insultarci , vi prego non mi attaccate la pippa del falso elettore io ho votato e fatto votare potere al popolo , chi insulta , aggredisce , offende e altro , toglie ogni volta che lo fa un consenso al nostro progetto e lo regala al movimento 5stelle , quelli sì che sono falsi elettori e militanti nostri
2) cominciamo con un tesseramento nazionale , contiamoci e facciamo ripartire le assemblee questa volta costituenti , elaboriamo i nostri temi , diamoci uno statuto per cui se uno milita in un partito che non é presente in parlamento e si dichiara di sinistra e antifascista può possedere la tessera di potere al popolo ed ha diritto di voto , impediamo ai mini apparati di micro partiti , delle micro reti e dei micro sindacati di contare più di ciò che contano , una testa un voto é un principio illuminato più che illuminista.
3) tre temi con i quali ripartire, lavoro reddito e allegria
a) il lavoro é una ferita aperta , spalancata , con un vuoto di rappresentanza ( che riguarda tanto gli autonomi che la Cgil ) e con un piccolo esercito di militanti puliti e onesti che stanno in ogni sigla che vanno uniti nelle stesse istanze ( quelle contano più della delega sindacale, se qualcuno pensa meno a fare tessere e più a tutelare diritti , insomma é meglio ) creeiamo le condizioni per la più grande mobilitazione del lavoro mai vista nel sud Italia dal 1945, il sud é una rapina subita dal nord peggiore e dagli speculatori di ogni dove che é sotto gli occhi di tutti , facciamo come a Macerata , dove ai ritardi di anpi e Cgil ha risposto la base .
b) il reddito di cittadinanza é entrato nel dibattito politico oggi tutti ne parlano preoccupandosi che non sia a pioggia . Fa piacere ma il tema é nostro e non lo lasciamo agli altri , quindi entriamo nel dibattito diciamo la nostra
C) quando Viola ha chiamato “provoloni” quelli che giocano a fare i neofascisti in Italia mi ha ricordato una cosa , se vogliamo riportarci al centro del dibattito dobbiamo creare un contesto che sia alternativo alla paura . L’allegria , la speranza , l’utopia lo sono e abbiamo gli strumenti per renderla contagiosa e seria .
4) Siamo di sinistra ma non facciamo parte dello schema che ha rovinato questo paese e l’Europa , il centro Cristiano democratico che c’era negli anni settanta era deprecabile allora ma non é certo paragonabile al centro che é oggi solo rappresentazione del malaffare degli iacolare e co che hanno ucciso la nostra terra, dei Renzi che in due ore di governo fanno i padroncini d’Italia e gli affari con la peggio finanza , no grazie con gli eredi della dc non abbiamo proprio nulla da spartire , con chi é da elettore o cittadino più moderato di noi dobbiamo però dialogare perché come noi é senza rappresentanza o l’ha trovata nel m5s.
5) non so cosa accadrà in parlamento ma il fatto che si possa tornare a votare non vada escluso , cominciamo da subito la nostra campagna per unire il nostro popolo se ci danno 5 anni per realizzarla bene ma se ci rivediamo alle urne a breve facciamoci trovare pronti .