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#ALMENO10! IL NOSTRO PRIMO MAGGIO

Siamo un paese in cui un giovane su 4 è a rischio povertà, in cui i salari dal 1990 ad oggi non solo non sono aumentati ma sono addirittura crollati. In cui 4,6 milioni di lavoratrici e lavoratori guadagnano meno di 9 euro l’ora. Gli Ispettorati del lavoro, che dovrebbero controllare che le aziende rispettino i Contratti nazionali e le regole sulla sicurezza, sono definanziati ed è a rischio la loro indipendenza. Siamo un paese da record per il lavoro nero e l’evasione fiscale da parte delle imprese.

I neofascisti al Governo vorrebbero farci credere che se stiamo male è per colpa degli stranieri, dei poveri che prendono il Reddito di Cittadinanza, dei “non conformi”.

Contemporaneamente però proteggono i veri professionisti della poltrona, quelli che da sempre campano di politica, o i cosiddetti “imprenditori” che vivono da parassiti sulle spalle della collettività: i grandi evasori, chi ci sfrutta con paghe da fame, i Marco Tripi, le Impregilo, gli amici della ministra balneare, l’industria delle armi amica di Crosetto, chi specula sui prezzi dell’energia e degli alimenti, chi fa “impresa” senza aver mai rispettato un Contratto nazionale , chi riceve incentivi e poi delocalizza senza freni.

Adesso basta!

Questo Governo non ha uno straccio di soluzione alla crisi che morde, e non ha con sé la maggioranza del paese. Lo hanno dimostrato le piazze del 25 aprile e del 28 aprile, lo dimostrano le storie e le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici povere di questo paese, che riescono a strappare spazi al conformismo mediatico. Non è dai partiti “presentabili” di centrosinistra che verrà una vera opposizione a questo Governo. Loro in fondo difendono gli stessi interessi, lo si è visto durante i Governi Conte e Draghi, incapaci di redistribuire l’enorme ricchezza accumulatasi in alto e di introdurre un salario minimo.

Sta a noi pretendere e imporre un cambiamento radicale in questo paese. Se ci organizziamo, per i postfascisti e i loro amici non sarà una passeggiata.

Vogliamo presentare una legge che introduca un salario minimo di #almeno10 euro l’ora. Vogliamo diritti e libertà per tutte e tutti. Vogliamo fermare il traffico di armi e lottare per la pace. Vogliamo fermare l’ecocidio e portare avanti una vera, radicale, transizione ecologica.

È per questo che oggi siamo in piazza
W la festa delle lavoratrici e dei lavoratori! W il Primo Maggio!

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