Nella notte di Mercoledì, 27 Febbraio, Abrar, lavoratore pakistano, ha riferito di essere stato aggredito, a Napoli, mentre rientrava verso casa, da un gruppo di una decina di ragazzi e ragazze minorenni armati di spranghe e mazze.
Gli hanno gridato “sei bengalese?” e hanno cominciato a seguirlo per poi colpirlo di spalle alla nuca, poi sulle costole, sulle ginocchia per cercare di farlo cadere. Nonostante l’aggressione, Abrar è riuscito a dimenarsi e a raggiungere casa.
Questa mattina ha contattato gli operatori dello sportello legale dell’ Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo e si è recato con loro al Cardarelli.
Intanto, ieri notte, un altro ragazzo bengalese è stato aggredito, riportando ferite gravi alla testa.
Sembrerebbe una scena tratta da Arancia Meccanica, ma è la triste realtà di un contesto sociale già complesso dove si innervano i virus del razzismo e del pregiudizio sdoganati dall’attuale politica. Abrar adesso vuole sporgere denuncia, ripete continuamente che quest’ondata di violenza deve essere fermata. Non si può rimanere in silenzio, ed è questo suo invito che rilanciamo perché sono troppi gli episodi che stanno avvenendo nei nostri quartieri e la collaborazione di tutti è fondamentale per invertire la rotta.
Qui il video