Dopo mesi che lo diciamo, abbiamo deciso di aprire un nostro spazio anche qui in città e di dedicarlo alla partigiana torinese Teresa “Estella” Noce.
Cosa vogliamo fare?
Vogliamo essere un segnale di controtendenza: vogliamo diventare un punto di riferimento per il quartiere e la cittadinanza tutta, un punto di ritrovo delle energie migliori della città per costruire insieme un percorso di rottura, che nasca dal basso, dall’incontro e dai bisogni comuni. Progetti di mutuo soccorso, dibattiti, eventi sociali, politici, culturali e ludici, che migliorino la qualità della vita individuale e collettiva di ciascuno di noi.
Perché?
Perchè Torino ha bisogno di una Casa del Popolo come Estella, uno spazio che accolga i desideri, le idee, i bisogni di tutte e tutti, soprattutto di chi non può, né vuole pagare l’ennesima crisi prodotta da un sistema che mette il guadagno di pochi davanti al benessere di tutto il popolo.
La nostra città è stata devastata da anni di amministrazioni che l’hanno svenduta agli interessi dei privati e delle fondazioni bancarie. Oggi davanti ad una nuova crisi, la disoccupazione aumenta, soprattutto quella giovanile, la città perde luoghi di socialità e condivisione.
Rispetto al Covid 19 come ci muoviamo?
Sappiamo che, per forza di cose, la ripresa della pandemia da Covid-19 limiterà le attività che potremo svolgere nei prossimi mesi, ma intendiamo mettere lo spazio a disposizione della cittadinanza nelle forme e nei modi che saranno possibili. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma a maggior ragione crediamo sia importante rilanciare un progetto per costruire un modello diverso di società e un modo nuovo di fare politica!
Tutto questo significa per noi ridare valore alla comunità, ridare un senso alla parola democrazia, che non vuol dire altro che potere al popolo!