A pochi giorni dall’ora X, abbiamo voluto chiamare i compagni e le compagne del collettivo di fabbrica per farci due chiacchiere sulle prossime prospettiva della lotta, che ormai non riguarda solo gli operai di quella fabbrica.
La lotta alla dignità lavorativa e contro le speculazioni che riguardano l’immobile dove oggi sorge la fabbrica, si è aggiunta alla lotta ambientale, ad una nuova idea produttiva.
Si legge dal sito Insorgiamo.com:
“Ad oggi saranno definitivi il primo gennaio 2024. Non abbiamo modo di ricapitolare tutti i trucchi e inganni contro la nostra lotta. Ci limitiamo a dire questo: avevamo chiaro quale fosse il loro calcolo. Ma non abbiamo avuto la forza di impedirlo. Avevamo e abbiamo ragione, che è la base della forza. Ma non è la forza in sé.
Nè vogliamo entrare qua sugli intrecci potenziali tra interessi speculativi. Basti dire che qua da anni sul sito di Gkn Firenze manca un piano industriale e ad oggi nessuno sa cosa si vuole fare degli 80mila metri quadri di area dello stabilimento.
È il completamento definitivo della delocalizzazione. Qualcosa che diventa ancora più intollerabile in un territorio che è stato appena alluvionato. Forse se qua ci fosse stato il verde, come prima della costruzione di questa fabbrica e di tanti altri capannoni, l’acqua esondata si sarebbe sfogata nei campi.
Abbiamo un progetto industriale, elaborato faticosamente dal basso. Ma senza un intervento pubblico, diretto ad esempio a rilevare lo stabilimento. Tale progetto rischia semplicemente di evaporare. Gkn non è più importante: ad esempio, dei 3 milioni di precari o dei 5,8 milioni di poveri assoluti. Del dedicare il proprio tempo e sforzi a fermare l’escalation bellica mondiale, il massacro a Gaza, o a gridare che “se sarò io, voglio essere l’ultima”.
Eppure, nostro malgrado, siamo un caso “esemplare”. Esempio del fatto che “loro” in un modo o nell’altro vincono sempre. O del fatto che “noi” possiamo concepire e praticare un’alternativa.
Dicembre sarà un mese di convergenza crescente. Organizzeremo momenti di lotta e un nuovo Insorgiamo tour.
Ma siamo comunque chiamati a tentare la mobilitazione impossibile il 31 dicembre. Chiamiamo a un evento senza precedenti attorno alla fabbrica. Vi chiediamo di rispondere a questo appello a noi direttamente, sui vostri social, invitando ad essere qua il 31, ad essere qua se potrete. Perché non sia solo il nuovo anno, ma un anno nuovo.”
Vi aspettiamo numerosə!