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DELEGA FISCALE: ULTIMO ATTO DELLA DISTRUZIONE DELLA TASSAZIONE PROGRESSIVA

A breve approderà in Consiglio dei Ministri il disegno di legge delega per la riforma fiscale. Una volta approvata la delega il governo avrà 24 mesi di tempo per emanare i decreti. L’idea è di arrivare entro la fine della legislatura alla flat tax passando preliminarmente per la riduzione degli scaglioni che dovrebbero passare da 4 a 3.

In realtà come si vede bene dal grafico questo sarà solo l’ultimo atto di uno processo di smantellamento della tassazione progressiva iniziato quarant’anni fa. Un processo che è stato condotto in piena continuità tra prima e seconda repubblica, dal centrodestra come dal centrosinistra.

Dagli iniziali 32 scaglioni siamo passati a soli 4 mentre l’aliquota massima era pari al 72% ed ora si ferma al 43%.
Senza contare che con l’indroduzione dei regimi forfettari è stata drasticamente ridotta la stessa base imponibile Irpef.

Soprattutto il grafico mostra come questa controriforma del fisco iniziata nell’ 82 sia andata di pari passo con l’abbassamento della conflittualità sociale ed in particolare con l’introduzione e l’implementazione della concertazione sindacale.

Fa ridere vedere oggi i sindacati confederali indignarsi per non essere stati consultati preliminarmente dal governo.

È proprio grazie al loro atteggiamento collaborativo, o sarebbe meglio dire neocorporativo, che è stata distrutta la tassazione progressiva e con essa quel poco di giustizia sociale conquistata faticosamente da lavoratrici e lavoratori negli anni ’60 e ’70.

Gianpiero Laurenzano (esecutivo di Potere al Popolo!)

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