Salviamo i Comuni – NO al DL Concorrenza
Martedì 31 maggio ore 12 presidio / conferenza stampa di fronte al Comune di Pisa
Il 31 maggio 2022 rischia di essere ricordata come la data che mette una pietra tombale sulle Amministrazioni Locali.
L’Unione Europea nei giorni scorsi ha alzato la voce ricordando all’Italia che per accedere ai fondi del PNRR è indispensabile l’attuazione di tutte le riforme previste. E così il Presidente Draghi, che di Bruxelles è la diretta emanazione, ha richiamato all’ordine il Consiglio dei Ministri e i segretari di partito, nell’usuale riunione durata pochi minuti, per imporre l’inderogabile approvazione del c.d. “DDL Concorrenza”, atto conclusivo di un processo in cui tutti i partiti che ci hanno governato negli ultimi 30 hanno fatto il massimo sforzo per strangolare tutto ciò che è “pubblico” in questo paese. Un’operazione il cui unico scopo era, ed è, regalare quel poco che resta della Pubblica Amministrazione ai privati.
Già nel 1999, il Patto di Stabilità e Crescita ha introdotto le diverse misure, annualmente stabilite, per far concorrere gli enti locali agli obiettivi di stabilità finanziaria, definiti dallo Stato in accordo con l’Unione Europea, in seguito all’approvazione del Trattato di Maastricht (1992) e del Trattato di Amsterdam (1997). In nome della stabilità finanziaria e del più sfrenato liberismo tutto deve essere sacrificato!
Da allora si sono succeduti drastici tagli dei trasferimenti finanziari dallo Stato ai Comuni e riduzione delle autonome “entrate”, che oramai sono finalizzate esclusivamente alla stabilità dei conti con spese ridotte all’osso sia sul fronte dei servizi sia sul fronte degli investimenti: ecco come è stato reso concreto il luogo comune “il pubblico non funziona”.
Il Ddl Concorrenza va addirittura oltre le linee imposte dall’Unione Europea e prova a portare l’affondo finale, affermando che la gestione in proprio da parte di un Comune dei servizi pubblici locali va considerata straordinaria e quindi se un Comune volesse utilizzarla, deve produrre adeguata e dimostrata giustificazione del mancato ricorso al mercato, nonché rimetterla periodicamente in discussione.
Dietro questo dispositivo si palesa la definitiva distruzione del ruolo dei Comuni: da luoghi di democrazia e garanzia delle comunità locali attraverso l’erogazione di servizi pubblici, in enti il cui unico compito è quello di mettere sul mercato beni comuni, servizi pubblici e ricchezza collettiva.
Con questo “pacco regalo” dovranno essere definitivamente smantellate e date ai privati le gestioni della distribuzione dell’acqua, dei trasporti pubblici, dei servizi sanitari, dei rifiuti, ecc., con il risultato che tutti questi beni e servizi immancabilmente verranno a costare molto di più a tutti noi.
Potere al Popolo! anche a Pisa ritiene indispensabile e necessario denunciare quello che sta avvenendo sulla pelle dei cittadini e far sentire la propria voce di denuncia nell’assordante e complice silenzio di tutte le forze politiche che siedono in un Parlamento ormai ridotto a portaborse delle decisioni europee.
Dopo due anni di malsana gestione della pandemia e in un momento in cui ancora il Covid è in circolo, si chiudono i reparti ospedalieri per la mancanza di 30mila medici e di 70mila infermieri e con una guerra alle nostre porte che ha prodotto sanzioni che colpiscono solo le classi sociali più deboli, questa è la risposta della classe politica: distruggere i Comuni che rappresentano le comunità, e che ne dovrebbero curare gli interessi promuovendo sviluppo e coesione sociale, per privatizzare e far cassa.
Con l’approvazione conclusiva del Ddl Concorrenze non un euro sarà a disposizione degli investimenti in case popolari, in scuole, sanità e servizi. Ma per le armi i fondi si trovano sempre!
Potere al Popolo! si batte perché il DL Concorrenza venga gettato al macero. Noi proponiamo un’altra strada, quella della ripubblicizzazione di tutti i servizi essenziali, del protagonismo dello Stato in economia, della partecipazione attiva delle popolazioni nelle decisioni strategiche sul futuro del paese. Per questo ci battiamo e ci batteremo, anche a Pisa, per una Città Pubblica.
Potere al Popolo! Pisa