ll Tavolo della Sanità di Potere al Popolo non può tacere sulla gravissima situazione di guerra in Ucraina, richiamando l’attenzione sulle pesantissime conseguenze in termini di salute connesse a questa operazione militare.
Vogliamo ricordare che alla vigilia dello scoppio della guerra si contavano in Ucraina 106 mila morti per Covid 19 mentre in Russia si raggiungevano i 306 mila decessi.
A fronte di questa drammatica situazione createsi, esprimiamo la nostra piena solidarietà alla popolazione civile in Ucraina e Donbass e, in particolare, agli operatori sanitari che si trovano ad operare in condizioni difficilissime per salvare la vita di chi è aggredito dal covid-19 e dagli effetti devastanti e portatori di morti e feriti della guerra in corso.
In Ucraina si contano, per ora, centinaia di morti e feriti di guerra, mentre 368mila persone sono fuggite nei Paesi limitrofi.
Il ricorso alla guerra come mezzo di risoluzione di controversie internazionali è sempre inaccettabile, ancor più in questa fase storica in cui la pandemia, il riscaldamento globale del pianeta e il continuo peggioramento dell’ambiente prodotti dal capitalismo rendono ancor più evidente la necessità di difendere e tutelare la vita e la salute in una prospettiva globale.
Una guerra porta con sé un rinnovato investimento sulle armi, e così infatti si stanno già muovendo i paesi europei, e un ulteriore depotenziamento dei servizi sanitari, sociali, ecc.
Non un soldo, non un soldato per la guerra di Putin e della Nato.
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