Oggi siamo al presidio a Stagno indetto da Rise up for climate justice e a cui hanno aderito molte realtà del territorio nella giornata in cui Eni è riunita per discutere il piano che dovrebbe essere di transizione ecologica, mentre sappiamo bene che il centro di tutto è sempre il profitto indipendentemente dagli interessi dei popoli e dell’ambiente.
Sono temi che a noi stanno invece molto a cuore, e per quanto riguarda la raffineria Eni di Stagno vogliamo sottolineare che come al solito si mette in contrapposizione salute e lavoro. A Stagno è altissima l’incidenza tumorale e come se non bastasse la Regione ed Eni volevano aggiungere un altro inceneritore. Segnaliamo che ancora non ci sono notizie della nostra mozione approvata all’unanimità di introduzione a Livorno di un registro tumori.
Vogliamo inoltre sottolineare come Eni in questi giorni non stia controllando cosa succede nel rinnovo degli appalti all’interno della raffineria dove si stanno perdendo posti di lavoro oltretutto di dipendenti che avevano mansioni di controllo dell’inquinamento. E la cosa sarà ancora più degna di attenzione quando questa estate scadranno molti appalti, e noi vogliamo dirlo chiaramente, non accetteremo che si perdano ulteriori posti di lavoro, e meno che mai lo scambio tra nuovi impianti inquinanti e ricatto occupazionale.
È ora di agire seguendo i principi di attenzione e salvaguardia dell’ambiente, che non può essere messo in contrasto con la difesa dei posti di lavoro.
MANY AGAINST ENI!
LA CHIAMATE TRANSIZIONE INVECE Ê DEVASTAZIONE!
RISE UP 4 CLIMATE CHANGE!