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[CAMPANIA]’A SALUTE È ’A PRIMMA COSA! GIORNATA DI MOBILITAZIONE REGIONALE

Diciamocelo: quando il coronavirus è arrivato in Europa, a febbraio, ha colto di sorpresa le nostre società. Sono però passati già 8 mesi. E diventa intollerabile che la nostra classe dirigente non abbia avuto la capacità di organizzare misure efficaci contro la pandemia. Si sapeva che sarebbe arrivata una seconda ondata: eppure, in questi lunghi 8 mesi, nulla – o quasi – si è mosso.

In Campania ci troviamo ancora con pochissimi tamponi, effettuati in tempi troppo spesso troppo lunghi. I posti letto, soprattutto in Terapia Intensiva e Sub-Intensiva, sono insufficienti; l’assistenza domiciliare è da cercare a “Chi l’ha visto?”. Autobus, treni e metropolitane sono più affollati di una scatola di sardine; le aule delle nostre scuole somigliano a classi pollaio; i lavoratori spesso denunciano assenza di adeguate misure di sicurezza sui posti di lavoro, ma nessuno controlla.

De Luca ha minacciato l’uso del lanciafiamme ma, alla prova dei fatti, si è rivelato l’ennesimo bluff. Non si assume un briciolo di responsabilità e scarica ogni responsabilità su di noi.

Non ci tireremo fuori dalla pandemia con qualche diretta su Fb, ma con misure urgenti:

  • Assunzione di medici e personale sanitario, a partire dallo scorrimento delle graduatorie esistenti per OSS e dalla stabilizzazione di chi già opera nelle strutture sanitarie e dal reperimento delle figure specialistiche oggi carenti: anestesisti, medici di medicina generale;
  • Estensione dell’orario di apertura al pubblico dei servizi di specialistica ambulatoriale;
  • Acquisto di milioni di tamponi rapidi, essenziali per risultati attendibili in breve tempo;
  • Reperimento di spazi e strutture, per l’isolamento domiciliare e per permettere l’istruzione dei nostri ragazzi, tramite una mappatura del patrimonio immobiliare nelle mani di Regione, Province e Comuni, così da aiutare i dirigenti scolastici ;
  • Potenziamento del trasporto pubblico, attraverso assunzioni e riparazione/acquisto dei mezzi necessari;
  • Piano straordinario per il lavoro, perché c’è già un’enorme sofferenza sociale e nessuno va lasciato solo.

Sono decisioni che si sarebbero potute e dovute prendere tempo fa, perché prevenire è meglio che curare. Ma De Luca ha mostrato di non saper guardare oltre il proprio naso.

Occorre che diventiamo noi stessi protagonisti, per far sì che le misure di semplice buon senso che farebbero il bene della maggioranza della nostra gente possano finalmente diventare realtà!

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