Queste foto non sono state scattate nella Piana. Non a Sesto, Calenzano o Campi. Sono le foto della manifestazione, organizzata dai comitati, che si è tenuta sabato davanti alla raffineria Eni di Stagno (Livorno), contraria alla costruzione di una “bioraffineria” – leggi inceneritore – Eni a Livorno.
Sì, perchè l’impianto Waste to Methanol, truffaldinamente chiamato “bioraffineria”, quello che Giani vorrebbe difendere con i “carriarmati” e che Rossi e la Regione Toscana sponsorizzano quale impianto per produrre “carburanti” dai rifiuti esportati dalla provincia di Firenze, E’ UN INCENERITORE!
L’incenerimento non è una soluzone, MA UN AFFARE. Con i nostri soldi vorrebbero pagare le imprese disposte a “farsene carico”. L’incenerimento diviene così un incentivo a produrre più rifiuti, perchè si mette il profitto davanti alla salute e alla necessità impellente di ridurre i consumi e la produzione di scarti. Il nuovo inceneritore di Livorno, venduto come un impianto di “riciclo chimico” volto a “produrre carburanti dagli scarti” in realtà attiverebbe un processo dissipativo di materiali ancora recuperabili e risorse naturali , a partire dalla più preziosa, l’acqua. E’ un progetto a tutt’oggi basato SU UNA TECNOLOGIA NON PROVATA.
Pur di far salire i dividendi di Eni, Giani, Rossi e il loro partito sono disposti a utilizzare i cittadini come delle cavie.
Per questo in tanti cittadini e comitati della Piana siamo andati a Livorno a manifestare. Non ci siamo opposti/e all’inceneritore di Case Passerini perchè ci fa schifo respirare diossine sotto casa nostra. Noi non vogliamo dioissine da nessuna parte, né a Firenze, né a Livorno.
Le alternative all’incenerimento ci sono:
- una strategia efficace di riduzione dei rifiuti e di massimizzazione della quantità e qualità dei materiali avviati a riciclo. Serve un piano “rifiuti zero” (qui la strategia spiegata in breve da Ercolini )
- una uscita dalla strategia dell’incenerimento e delle discariche (strategia integrata), con la previsione di chiusura degli impianti ancora attivi e l’abbandono della programmazione di nuovi impianti come quello ipotizzato da ENI a Stagno e quello di Baciacavallo (Po).
- L’implementazione anche a Firenze di ALTERNATIVE che stanno dando buoni risultati nei comuni della Piana che le hanno avviate come Calenzano, Campi e Sesto.
Sono proprio i RISULTATI POSITIVI DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE di questi comuni a dire che CAMBIARE SI PUO’! - La fine del ricatto ambiente – lavoro. La raccolta differenziata, il riciclo e il riuso degli scarti, le economie circolari producono tanto lavoro buono, contro il poco lavoro inquinante prodotto dagli inceneritori e dalle discariche, al servizio di pochi inquinatori.
Come Potere al Popolo! c’eravamo, ci siamo e ci saremo, facendo nostre le rivendicazioni dei comitati della piana e di Livorno. Sono rivendicazioni che porteremo nella campagna elettorale per le prossime regionali, a sostegno della lista Toscana a sinistra, rompendo il falso dualismo centrosinistra – centrodestra, entrambi schiaramenti al servizio delle lobby estrattiviste.
Non vogliamo inceneritori, né qui, né altrove.