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[CATANIA] LAVORATORI LTM-ABATE E POTERE AL POPOLO IN PRESIDIO ALL’ISPETTORATO DEL LAVORO!

L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania si è reso protagonista di vicende vergognose che ne dimostrano la corruzione e la collusione con gli imprenditori di questa città e con la classe politica locale e regionale.

Come ha dimostrato l’inchiesta black jobs, in cambio di favori politici ed elettorali da parte dell’imprenditoria, sono stati fatti scomparire fascicoli che dimostravano vicende di sfruttamento e di lavoro non regolarizzato.

La nostra città versa in condizioni di sfruttamento lavorativo impressionanti e gli organi preposti al controllo del lavoro e la salvaguardia di lavoratori e lavoratrici non solo ci abbandonano a noi stess* ma per giunta si dimostrano complici di questa spregevole situazione.

La colpa ricade sull’Ispettorato tanto quanto sulla Regione, che lascia il primo con un numero insufficiente di ispettori. Infatti, gli ispettori in Sicilia tra INPS, INAIL e Ispettorato sono solamente 237 e ad avere il numero minore di ispettori, solo 94, è proprio quest’ultimo, che è di competenza della Regione Sicilia.

Si tratta di 237 ispettori per circa 370 mila imprese, ciò vuol dire che ogni singolo ispettore dovrebbe controllare 1550 imprese all’anno! Tuttavia, non accetteremo nessuno scarica barile tra Regione Sicilia e Ispettorato del Lavoro dato che la responsabilità delle condizioni di lavoro in cui versiamo è assolutamente condivisa da entrambi.

Per questo motivo i Lavoratori LTM-ABATE, insieme allo Sportello Legale contro lo Sfruttamento di Potere al Popolo – Catania, hanno deciso di lanciare questo presidio all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania (Via Battello 29b) Lunedi 13 luglio alle ore 10.

Noi come tant* altr* siamo vittime della collusione di questo ente, che non ha ancora messo in pratica la nostra richiesta di ispezione al magazzino in cui lavoravamo per verificare l’illegittimità del nostro licenziamento. Abbiamo dovuto pensarci da soli con l’inchiesta giornalistica condotta insieme a Meridionews nelle figure di Luisa Santangelo e Marta Silvestre.

Non andiamo però all’Ispettorato solo per noi stessi, ma perché non è più accettabile la condizione di sfruttamento in cui tutta la citta versa e di cui noi siamo stati vittime in prima persona non solo con il licenziamento ma anche con diversi infortuni sul lavoro che non hanno mai portato ad un ispezione volta a certificare le condizioni di (in)sicurezza sul luogo di lavoro. E siamo certi che come noi tanti e tante altr*, tra lavoratori e lavoratrici in nero e falsamente regolarizzati si trovino nella stessa situazione. Condizioni che hanno fatto si che durante il lock down molti e molte, soprattutto chi lavorava in nero, si sono trovat* senza alcuna tutela e l’Ispettorato ne è colpevole per quanto detto finora.

Per questo motivo pretenderemo risposta rispetto ai seguenti punti fondamentali:

  • L’informatizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania in modo da prevenire la scomparsa di fascicoli, come già accaduto, per iniziare ad attuare delle forme di CONTROLLO POPOLARE sull’operato dell’ente.
  •  L’esecuzione dell’ispezione da noi richiesta presso il magazzino Blocco Torrazza Palme.
  •  La piattaforma rivendicativa resta aperta a chiunque oltre noi voglia ricevere risposte sullo stato delle pratiche aperte all’Ispettorato, rispetto alle proprie condizioni lavorative e di cui non ha saputo più nulla.
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