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Non pagheremo noi questa crisi!

Non pagheremo noi la crisi
Con le famiglie all’Assessorato delle politiche sociali: non pagheremo ancora noi questa crisi!

Catania. Stamattina siamo stati all’Assessorato delle politiche sociali e della famiglia di Catania con alcune delle famiglie che abbiamo sostenuto in questi mesi di lockdown in quella che sembra esser diventata una vera e propria lotta per la sopravvivenza. Non pagheremo noi questa crisi!

Durante questi mesi di crisi, che da sanitaria è diventata economica e sociale, siamo stati sempre al fianco dei più deboli, degli emarginati e degli sfruttati. Abbiamo messo in pratica diverse attività dal basso per non lasciare indietro nessuno, ma anche un percorso di controllo popolare rispetto a quelle che erano e sarebbero dovute essere le misure messe in atto dalle istituzioni.

Oltre ai pacchi spesa, che seguivano una logica insensata per cui solo un pacco sarebbe dovuto bastare per l’intera emergenza, abbiamo seguito da vicino la questione dei bonus spesa: più di 16.000 famiglie hanno fatto richiesta e solo 6398 famiglie lo hanno ottenuto.

Numeri a nostro avviso inaccettabili e che abbiamo più volte criticato, frutto di criteri estremamente vincolanti per i quali molte famiglie non risultavano idonee nonostante le effettive necessità.

Stamattina quindi siamo stati all’Assessorato con tante famiglie che il buono non l’hanno ricevuto, alcune idonee, altre che non sono riuscite a presentare la domanda, altre che lo hanno ricevuto due mesi fa e non hanno più cosa mettere a tavola né sanno quando arriverà il prossimo, per chiedere che innanzitutto vengano erogati i fondi che la regione ha stanziato, ben 100 milioni per i comuni siciliani e 6,2 milioni nello specifico per la città di Catania, di cui solo il 30% sono stati effettivamente erogati (a Catania sono arrivati solo 1 milione e 800 mila euro).

La regione ha infatti il dovere di erogare anche l’altro 70%, non c’è più tempo, la fame non può aspettare. Inoltre abbiamo sottolineato la necessità di concedere la possibilità di fare richiesta dei bonus anche a chi abita a Catania, ma non ha la residenza, a chi ha sbagliato nella compilazione per la complessità di moduli e procedure e soprattutto che l’erogazione del bonus non sia una tantum.

Dopo una rumorosa manifestazione, una nostra delegazione, insieme ad una delegazione del Comitato reddito – casa – lavoro Catania, ha ottenuto un incontro con l’assessore alle politiche sociali che ha formalmente preso in carica le richieste e sul quale continueremo a vigilare affinché siano effettivamente realizzate.

È ora che le istituzioni facciano la loro parte, che ascoltino chi vive sulla propria pelle queste problematiche e tutte quelle realtà che dal basso hanno lavorato per il bene comune in tutti questi mesi drammatici.

Non pagheremo noi questa crisi!
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