Potere al Popolo Sardegna sarà alla manifestazione prevista per il 30 novembre al fianco dei/lle 45 indagat* nell’ambito dell’ “Operazione Lince”. Questo è il fantasioso nome dato a un’indagine a carico di 45 compagni e compagne che hanno partecipato alla lotta contro le basi militari in Sardegna dal 2014 al 2018. I reati di cui sono accusat* sono molto pesanti: cinque di loro, infatti, sono indagat* per 270bis, associazione sovversiva con finalità di terrorismo o eversione, e per loro è stata richiesta l’odiosa misura della sorveglianza speciale per ben 3 anni! Inoltre, per loro e tutt* gli/le altr* vengono contestati dei “reati minori” connessi principalmente alle manifestazioni e ai campeggi antimilitaristi.
Non può sfuggire la tempistica con la quale è stata data notizia della chiusura delle indagini, a 10 giorni esatti dalla grande manifestazione contro le basi militari che si è svolta il 12 ottobre 2019 a Capo Frasca, sede di uno dei poligoni che impoveriscono le popolazioni locali e inquinano i nostri territori dal secondo dopoguerra, in ossequio alle esigenze dell’imperialismo statunitense e della insaziabile industria bellica internazionale.
La partecipazione alla manifestazione di Capo Frasca è stata già una risposta al tentativo esplicito di intimidazione ai danni del movimento contro l’occupazione militare della Sardegna, ma ora è necessario ribadire che, come dice il titolo del corteo, noi stiamo “Dalla parte di chi lotta”“Dalla parte di chi lotta”, dalla nostra parte, insomma.
Saremo quindi al corteo a fianco delle nostre compagne e dei nostri compagni che in questo momento sono diventat* il capro espiatorio della repressione, così come saremo fuori dal tribunale il 3 dicembre prossimo quando i giudici dovranno decidere sulla sorveglianza speciale.
Ci saremo per sostenerle e sostenerli, ci saremo per sostenerci a vicenda. Per ribadire con forza che “chi colpisce un*, colpisce tutt*”!