Per il giorno 5 febbraio, la CGT ha convocato una giornata di sciopero generale nazionale, sia per il settore pubblico che privato; anche i sindacati Sud e Solidaires hanno indetto lo sciopero in tutti i settori.
Hanno risposto positivamente a questo appello, dando il loro appoggio alla mobilitazione, anche NPA, France Insoumise e PCF. Alla giornata di sciopero parteciperanno anche i ferrovieri della SNCF, i quali a Parigi si ritroveranno alla stazione Gard du Nord per bloccare la circolazione dei treni e per protestare contro la cosiddetta “apertura alla concorrenza” dell’azienda di trasporto pubblico ferroviario voluta da Macron, ma che in realtà rappresenta un chiaro tentativo di privatizzazione che comporterebbe una significativa perdita di posti di lavoro e una riorganizzazione del servizio a scapito degli utenti delle aree periferiche.
Allo sciopero hanno aderito anche i sindacati degli studenti medi e universitari, UNL e UNEF rispettivamente, e molti collettivi universitari che si stanno mobilitando, insieme a professori e insegnanti sindacalizzati o meno, contro il progetto del ParcourSup, contro l’aumento delle tasse di iscrizione all’università per gli studenti extra-comunitari, contro la selezione all’università e la riforma della maturità.
In piazza saranno presenti numerosi Gilets Jaunes, che in questi mesi di mobilitazione hanno in alcuni casi sollecitato la presa di posizione da parte dei sindacati con la convocazione di uno sciopero generale. Per protestare contro la distruzione del servizio pubblico, contro le violenze della polizia e le limitazioni al diritto di manifestare (a seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblée della “loi anti-casseurs”), per ottenere l’aumento dello SMIC e delle pensioni, per contrastare la deriva autoritaria del governo Macron, ormai ai minimi storici in termini di consenso e di fiducia da parte della popolazione, molti esponenti di spicco dei GJ hanno fatto appello a trasformare la giornata di domani nell’inizio di uno “sciopero generale indeterminato”.
Potere al Popolo Parigi sarà in piazza il 5 febbraio per portare il proprio sostegno alle numerose lotte in corso in tutta la Francia, per partecipare attivamente alle proteste contro il governo Macron, per costruire rapporti internazionali con tutte le forze politiche e i movimenti sociali che oggi si stanno mobilitando per contrastare lo smantellamento del welfare state, la distruzione dei diritti e delle condizioni di lavoro e la regressione sociale delle politiche neoliberiste di Macron, sempre più costretto a ricorrere alla repressione poliziesca e giudiziaria per provare a difendere il suo potere autoritario, che si sta sgretolando sotto la spinta e la determinazione delle proteste sociali generalizzate di queste mesi.