“In cambio voglio solo una vostra maglietta”, così, stamani, ai cancelli dello stabilimento di Figline, dopo aver improvvisato un’emozionante esibizione. Il cantante si è messo a disposizione della lotta degli operai che da giorni presidiano la fabbrica per impedirne la chiusura e le centinaia di licenziamenti, ha cantato per loro e con loro, portando il suo contributo e la sua solidarietà. Insomma, una brava persona che usa i doni che ha per fare un po’ di bene. Una cosa che dovrebbe essere normale ma che nell’Italia della retorica “anti-ideologica” e de “la politica fa schifo” sembra un miracolo.
Speriamo faccia riflettere la musica italiana che vive il suo momento più cupo, divisa fra “grandi” artisti pavidi e conformisti e giovani emergenti che parlano di stronzate e vogliono solo denaro.
PS: Lolli quanto ci manchi!