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UN MIGLIAIO DI PERSONE PER IL PRIMO FLASHMOB VIRTUALE “NOI STIAMO CON LA SANITA’ PUBBLICA”

ADESSO PIU’ CHE MAI: NON LASCIAMO SOLI I LAVORATORI DELLA SANITA’ PUBBLICA.
DPI E TAMPONI PER GLI OPERATORI SANITARI!

Giovedì 19 marzo abbiamo lanciato il flash mob online per la sanità pubblica “Non chiamateli eroi se poi li abbandonate” per chiedere l’attuazione immediata di urgenti contromisure.

L’emergenza provocata dal Coronavirus ha infatti palesato, tra le altre cose, la carenza e la fragilità assoluta del nostro sistema sanitario nazionale dal punto di vista della tutela degli operatori sanitari oltre che degli utenti.

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità quasi un malato su dieci è un operatore sanitario e sono ormai tantissimi i racconti e le testimonianze dirette dei lavoratori impegnati in una quotidiana battaglia per ottenere i dispositivi di protezione individuale. Guardando ai dati di ieri, gli ultimi disponibili, sono 33359 i medici contagiati, con un aumento di 659 casi in 48 ore.

Stare al fianco degli operatori sanitari che lottano contro il Coronavirus non significa limitarsi a sterili ringraziamenti, ma pretendere contromisure immediate che tutelino la loro salute e di conseguenza quella di tutte e tutti noi! Non possiamo fisicamente scendere in piazza per sostenere questi lavoratori, possiamo – e dobbiamo! – inventarci tutti i modi più creativi per diffondere il loro allarme, per proporre soluzioni al dramma che stiamo vivendo tutti insieme!

Così è nato questo primo momento di flash mob online, a cui hanno partecipato un migliaio di persone – ma continuano ad arrivarci foto e testimonianze! – da 16 regioni d’Italia, grazie all’attivazione di 50 dei nostri nodi territoriali, compresi quelli di Parigi e Bruxelles.

Una partecipazione che ci ha sorpreso in positivo! Di questi tempi è tutt’altro che scontato non deprimersi, essere pronti a dare un contributo, non dimenticarsi che quello che accade fuori dalle nostre case – l’emergenza sociale e sanitaria – ci riguarda eccome. Che dobbiamo stare a casa, per ridurre le occasioni di contagio, ma non smettere di ragionare e analizzare quello che accade nel paese e nel mondo, che paiono nel pieno di una svolta epocale.

Ringraziamo le migliaia di persone che hanno contribuito, e tutta la nostra comunità che, seppure giovane, si sta sperimentando in forme di attivismo e solidarietà popolare senza precedenti (qui trovate le attività di supporto alla popolazione contro il covid che stiamo portando avanti in tutta Italia).

Ringraziamo soprattutto le lavoratrici e i lavoratori della sanità che hanno ripreso il nostro slogan partecipando all’iniziativa. Ci rende orgogliosi!

La drammaticità della situazione ha fatto emergere il fallimento dei modelli di privatizzazione, di liberismo sfrenato e svendita dei diritti, realizzati in questi anni in tema di sanità pubblica e tutela di lavoratrici e lavoratori. Esistono responsabilità precise alla base di questa situazione e, visto ciò che si prospetta per il dopo, non sembrano volerne prendere atto.
Occorre invece un immediato cambiamento di rotta e le parole non bastano più, bisogna passare a misure concrete che rispondano alla tragedia che stiamo attraversando e trasformino radicalmente i presupposti a partire dai quali ci si è mossi in questi anni in materia di sanità: la salute viene prima del profitto!
Non è il momento di mollare!

NOI STIAMO COI LAVORATORI DELLA SANITA’ PUBBLICA!

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