A settembre del 2017 una mobilitazione antifascista e popolare contestò una riunione del consiglio del Municipio IV convocato a Tiburtino III su richiesta dei fascisti di Casa Pound.
Per tutto il pomeriggio nel quartiere ci si fronteggiò con i fascisti, scortati dalla polizia e legittimati dal Municipio (giunta M5S), che nelle settimane precedenti avevano alimentato una campagna d’odio contro il centro d’accoglienza per migranti in via del Frantoio.
La vigorosa mobilitazione fece saltare l’operazione, riportò la discussione sui veri problemi del quartiere (degrado, risanamento, case popolari, desertificazione, sfratti) e impedì ogni strumentalizzazione da parte di Casa Pound espellendoli da quel territorio.
Quindici mesi dopo arrivano decine di denunce per “violenza a pubblico ufficiale” e “violenza ad organo politico”(il Municipio) contro attivisti del territorio e delle realtà sociali e sindacali che si erano mobilitati contro le strumentalizzazioni razziste a Tiburtino III.
Potere al Popolo esprime la piena solidarietà con gli attivisti denunciati e riafferma il carattere popolare e decisivo dell’antifascismo. Ma denuncia anche l’inaccettabile paradosso per cui finiscono denunciati gli antifascisti mentre squadristi plurindagati continuano a scorrazzare ed aggredire, come avvenuto nei giorni scorsi a Roma contro alcuni giornalisti.