Il 26 luglio prossimo il governo deve comunicare all’Unione Europea se l’Italia intende proseguire la TAV Torino-Lione. Ieri, il primo ministro Conte attraverso un comunicato da Palazzo Chigi pubblicato sulla sua pagina facebook [sic] annuncia che la Tav si farà perchè costa meno finirla che interromperla, vista anche la disponibilità di ulteriori finanziamenti europei. Pochi mesi prima lo stesso Conte aveva riconosciuto l’inutilità dell’opera.
E’ l’ennesima mistificazione dietro la quale nascondersi per continuare un’opera che non è motivata da un bisogno reale di trasporto, ma che devasta un ampia regione, lasciando gli abitanti a pagarne sia i costi ambientali, finanziari e sociali.
I 270 km di traffico su ferro, giustificato per il suo minore impatto sul clima rispetto a quello su gomma, comprende la realizzazione di ben oltre 160 km di gallerie con un consumo energetico e di materiali che richiederebbe secoli per essere compensato. A questo si aggiungono gli impatti negativi sulla salute degli abitanti, e siamo ancora lontani dal completamento, dovuto ai lavori di cantiere e alle possibili interferenze con formazioni amiantifere e uranifere. Senza poi contare la distruzione e cementificazione di territori naturali.
Quest’opera serve solo a trasferire finanziamenti pubblici a gruppi finanziari privati, ad alimentare appalti opachi e aperti ad ogni possibile infiltrazione del crimine organizzato e infine a camuffare con una maschera di modernità il ceto politico. I 5 stelle, che hanno fondato la loro campagna elettorale sull’ambientalismo, hanno si manifestato il loro malcontento a parole, ma di fatto continuano a condividere opportunisticamente la politica devastatrice del governo.
Sono oltre vent’anni che il Movimento No TAV si adopera incessantemente per fermare quest’opera e far comprendere al pubblico i beceri affari che sia i rappresentati politici che quelli del partito del cemento e del tondino, nazionali e internazionali, si stanno facendo sulla pelle delle comunità locali e dei cittadini europei, che si vedono sperperare le risorse pubbliche in faraoniche opere inutile e dannose.
Potere al Popolo è e sarà sempre con i No Tav, a difesa dei territori, dell’ambiente e della redistribuzione della ricchezza e delle risorse, che invece le grandi opere inutili continuano a distribuire malamente: i benefici a una manciata di potenti e i costi economici e ambientali agli abitanti. Tutti in Val di Susa sabato 27 luglio per la manifestazione in occasione del campeggio dell’Alta Felicità.