Oggi doveva essere il giorno della pubblicazione delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze e dell’avvio delle nomine annuali. E’ stato invece il giorno del caos e le piazze sono tornate a riempirsi, finalmente.
L’osannata digitalizzazione delle nuove graduatorie GPS avrebbe dovuto “consentire nomine più rapide” per le supplenze annuali. Sta, invece, mostrando grosse falle. Non solo sta causando ritardi per la pubblicazione delle stesse, ma anche parecchi errori nel calcolo dei punteggi di titoli e servizi.
Ciò si aggiunge ai numerosi problemi non risolti per la riapertura degli istituti scolastici in sicurezza. Le ripercussioni saranno soprattutto sugli insegnanti precari che dovranno attendere più tempo del previsto per avere i contratti annuali.
Tali ritardi nelle nomine avranno un effetto domino sul diritto allo studio degli studenti e delle studentesse. Questi resteranno con cattedre scoperte per molto tempo, come avviene ad ogni inizio dell’anno scolastico, o si troveranno in pochi mesi a cambiare docente.
In un quadro così sconfortante i sindacati confederali, che non hanno saputo gestire la concertazione con il ministero sulle graduatorie e sulle immissioni in ruolo, pensano di risolvere tutto proponendo alla Ministra Azzolina di congelare le GPS e nominare i docenti dalle preesistente graduatorie di istituto (GI).
Ciò non solo vuol dire ledere il diritto dei nuovi aspiranti supplenti che si sono iscritti nelle GPS (e che non sono nelle vecchie GI), ma vuol dire anche rattoppare i buchi delle cattedre vacanti per un po’ di settimane e poi rifare le nomine fino a giugno o agosto a scapito della continuità didattica.
Vuol dire, altresì, continuare ad usare i docenti precari come pedine tappabuchi e non avere nessuna considerazione per le classi che dovranno iniziare il lavoro didattico con un docente per poi vederlo sparire e dover cominciare da capo con un altro insegnante.
I sindacati confederali, visto che si preoccupano di “garantire un regolare avvio dell’anno scolastico” dovrebbero piuttosto battersi per l’assunzione di tutti i docenti con tre anni di servizio. Questa è l’unica soluzione immediata per far ripartire bene la scuola!
Intanto oggi le piazze sono tornate a riempirsi.
A Montecitorio stamattina e a Viale Trastevere nel pomeriggio, migliaia di precarie e precari della scuola si sono ritrovati in piazza per la manifestazione indetta dal Coordinamento Nazionale Precari Scuola contro la farsa dei concorsi – straordinario e ordinario, dei quali ad oggi non si sa nulla di certo – e per rivendicare la regolarizzazione di tutte e tutti quelli con almeno 36 mesi di servizio, nel rispetto della normativa europea in materia.
Potere al Popolo ha aderito a questa manifestazione e sarà presente alle mobilitazioni e allo sciopero indetto per il 24 e 25 Settembre da USB, CUB, Cobas Sardegna e UniCobas nonché nelle piazze convocate in tutta Italia per il giorno 26 Settembre dai Comitati Priorità alla Scuola.