È finito un lungo inverno!
Questo pensavo ieri in piazza a Roma.
Certo, io ci credo, e chi crede vede ovunque dei segni.
E poi c’era la gioia di ritrovare dopo un anno durissimo una comunità che non è solo politica, è di affetti veri…
Ma vi assicuro che anche il più pessimista non poteva restare indifferente davanti a tutta quella gente, a tutti quei giovani, a quella convinzione.
Qualcosa sta davvero ricominciando a muoversi? Presto per dirlo, però constato tre dati:
- La partecipazione al corteo è stata superiore alle aspettative. Soprattutto molti giovani si sono aggregati. Il trend si era colto pure con la Palestina e con altre iniziative di queste settimane. C’è una voglia di partecipazione che non si vedeva da ben prima della pandemia.
È solo il voler uscire di casa dopo un anno, una piccola fiammata? Oppure c’è una presa di coscienza consapevole da parte di due generazioni (dai 16 ai 35) che sono state compresse oltremisura, che sono stanche di subire? - La qualità della partecipazione. Non ci stava gente a pascolare. Si sentiva, si cantava, si portava un cartello o una bandiera. C’è un bisogno di organizzazione che non vedevo da tempo. Organizzazione come “bene-rifugio” per soggetti fragili in tempi difficili? Non so: a me sembra piuttosto che molti stiano capendo che il mondo non si cambia a colpi di post o seguendo il leader del momento. Ma entrando in una collettività, imparando a dialogare, a unire, a progettare.
- La potenza di certi temi. Nella partecipazione ha contato anche il fatto che il corteo era su qualcosa di comprensibile, su cui la stragrande maggioranza degli italiani è d’accordo e su cui si può vincere. L’abolizione dei brevetti, la difesa della sanità pubblica, la voglia di impedire che i profitti contino più della vita. Ma ci sono tanti temi su cui le posizioni dei comunisti sono nelle corde delle masse. Anche un lavoro meno precario, una tassazione sui ricchi, il taglio delle spese militari, trovano consensi fra gli strati popolari!
Insomma, forse si sta verificando quello che ci eravamo augurati: finito il clima di “guerra”, certe avanguardie sociali e “esistenziali” che più hanno patito, ora vengono a chiedere il conto.
Bisogna saperle intercettare e allargare questa volontà di partecipazione alla maggioranza ancora rassegnata.
Ma questo può riuscire solo se si costruisce organizzazione, radicamento sul territorio, quadri dirigenti.
Se invece di inseguire il centrosinistra e i vecchi rituali si ha una linea politica chiara di autonomia e indipendenza, di connessione con gli strati popolari…
Ieri Potere al Popolo ha dimostrato di saper cogliere il momento. Ha messo su, con un lavoro sistematico, il suo spezzone più grande di sempre. Ha dimostrato di essere in crescita, attrattiva per centinaia di giovani. Anche grazie al fatto di essere rimasta attiva durante la pandemia, e di aver saputo gestire – cosa incredibile a sinistra! – un processo democratico di rinnovo di Coordinamento, Portavoce, statuto e documento politico, senza litigare, in concordia, ascoltandosi.
Bisogna vedere se riusciremo a fare il passo ulteriore ed essere durante l’autunno il motore di un’alleanza sociale più vasta.
Ma questo non dipende solo da noi, dipende anche da te. Perché il passo si può fare se facciamo conoscere quello che Potere al Popolo fa, se facciamo aderire nuove persone, se apriamo nuove assemblee territoriali e Case del Popolo. Se ci miglioriamo come militanti e se impariamo a comunicare oltre i giri militanti…
Avanti, ché ne abbiamo di strada da fare: piedi ben piantati a terra, stringiamoci e marciamo.
PS: preparatevi al campeggio che faremo in estate: sarà un momento di mare ma anche di iniziative e confronto politico!
PPS: grazie soprattutto al sindacato di base USB: oltre a riempire la piazza portando alcune vertenze calde come Alitalia, ha garantito il diritto di tutte e tutti a manifestare, facendo uno sforzo economico enorme per i bus, accollandosi trattative estenuanti con forze dell’ordine sempre più autoritarie. Questo per chi dice che “i sindacati sono tutti uguali…”
di Salvatore Prinzi, coordinatore nazionale Potere al Popolo!